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Per non dimenticare. Le forme culturali della memoria nella rappresentazione della shoà
Nel Giorno della Memoria una mostra di forte impatto visivo riunisce le esperienze di 14 artisti nell’esposizione dei loro lavori eterogenei. Opere su tela, fotografie, sculture e installazioni, si presentano al pubblico come testimonianza dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico, in ricordo dei deportati nei campi nazisti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 25 gennaio 2011, in occasione del Giorno della Memoria, la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma ospita la rassegna internazionale di arte contemporanea Per non dimenticare. Le forme culturali della memoria nella rappresentazione della shoà, a cura di Giorgia Calò.
Nel Giorno della Memoria una mostra di forte impatto visivo riunisce le esperienze di 14 artisti nell’esposizione dei loro lavori eterogenei. Opere su tela, fotografie, sculture e installazioni, si presentano al pubblico come testimonianza dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico, in ricordo dei deportati nei campi nazisti. Attraverso l’arte viene espresso il tema del dolore e della memoria collettiva, con cui si cerca di far conoscere a tutte le generazioni del dopoguerra l’orrore della shoà.
La scelta degli artisti è stata fatta con l’intenzione di tracciare un panorama dell’arte contemporanea internazionale. In mostra verranno esposte celebri opere, come parte dell’installazione in ferro Shalechet. Fallen Leaves (1997-1999) di Menashe Kadishman, presentata al Museo Ebraico di Berlino ed intitolata alla memoria del Vuoto; Only My Bag di Luigi Mulas Debois, installazione del 2006 caratterizzata da una borsa a forma di stella di Davide che evoca nella sua semplicità l’orrore incancellabile della shoà; e il ritratto di Anna Frank realizzato da Barbara Nahmad.
Mentre Bruna Biamino e Vardi Kahana presentano delle fotografie di forte impatto emotivo, rievocando gli stati dell’anima; Ivan Barlafante espone un’installazione fortemente simbolica, e Tobià Ravà un lavoro alfanumerico strutturato sulla ghematria e la kabbala.
Numerosi sono i lavori realizzati ad hoc per l’evento: Valerio Berruti presenta un’opera dedicata ai luoghi dell’infanzia tragicamente perduta; Georges de Canino il ritratto di Ida, deportata triestina; Giuliano Pastori e Elia Sabato opere che riflettono sul concetto della Memoria. David Reimondo si misura invece con il tema della shoà usando pane azzimo carbonizzato; Graziano Russo presenta un’installazione composta da sampietrini, simbolo dell’ex-ghetto ebraico di Roma; e Maurizio Savini espone la Scatola della memoria, uno sguardo introspettivo che invita alla riflessione.
Nel Giorno della Memoria una mostra di forte impatto visivo riunisce le esperienze di 14 artisti nell’esposizione dei loro lavori eterogenei. Opere su tela, fotografie, sculture e installazioni, si presentano al pubblico come testimonianza dello sterminio e della persecuzione del popolo ebraico, in ricordo dei deportati nei campi nazisti. Attraverso l’arte viene espresso il tema del dolore e della memoria collettiva, con cui si cerca di far conoscere a tutte le generazioni del dopoguerra l’orrore della shoà.
La scelta degli artisti è stata fatta con l’intenzione di tracciare un panorama dell’arte contemporanea internazionale. In mostra verranno esposte celebri opere, come parte dell’installazione in ferro Shalechet. Fallen Leaves (1997-1999) di Menashe Kadishman, presentata al Museo Ebraico di Berlino ed intitolata alla memoria del Vuoto; Only My Bag di Luigi Mulas Debois, installazione del 2006 caratterizzata da una borsa a forma di stella di Davide che evoca nella sua semplicità l’orrore incancellabile della shoà; e il ritratto di Anna Frank realizzato da Barbara Nahmad.
Mentre Bruna Biamino e Vardi Kahana presentano delle fotografie di forte impatto emotivo, rievocando gli stati dell’anima; Ivan Barlafante espone un’installazione fortemente simbolica, e Tobià Ravà un lavoro alfanumerico strutturato sulla ghematria e la kabbala.
Numerosi sono i lavori realizzati ad hoc per l’evento: Valerio Berruti presenta un’opera dedicata ai luoghi dell’infanzia tragicamente perduta; Georges de Canino il ritratto di Ida, deportata triestina; Giuliano Pastori e Elia Sabato opere che riflettono sul concetto della Memoria. David Reimondo si misura invece con il tema della shoà usando pane azzimo carbonizzato; Graziano Russo presenta un’installazione composta da sampietrini, simbolo dell’ex-ghetto ebraico di Roma; e Maurizio Savini espone la Scatola della memoria, uno sguardo introspettivo che invita alla riflessione.
25
gennaio 2011
Per non dimenticare. Le forme culturali della memoria nella rappresentazione della shoà
Dal 25 gennaio al 09 febbraio 2011
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ERMANNO TEDESCHI GALLERY
Roma, Via Del Portico D'ottavia, 7, (Roma)
Roma, Via Del Portico D'ottavia, 7, (Roma)
Orario di apertura
da Lunedì a Venerdì 10-13 – 15-19 - Sab.-Dom. su appuntamento
Vernissage
25 Gennaio 2011, ore 18
Autore
Curatore