Percorsi contemporanei è una mostra che indaga la natura e i contenuti dell’arte odierna mettendo in risalto la ricchezza di linguaggi che la caratterizza e che la sottrae ad una definizione univoca per trasformarla in un campo aperto in cui tutto è possibile in nome della libertà del fare artistico. Tra le principali finalità dell’evento, nato come scambio culturale tra la Galleria Mentana, realtà di spicco nel panorama fiorentino, e lo Spazio Eventart, centro dedicato alla promozione della cultura contemporanea, vi è quella di ribadire l’importanza della figurazione, e quindi anche del suo portato di tecnica e tradizione, in quanto efficace espressione del sentire presente al pari delle formulazioni spesso forzatamente “innovative” e provocatorie che descrivono gran parte della creatività artistica del nostro tempo. Una mostra che intreccia differenti registri formali e stilistici anche se spesso legati da una comune radice culturale. I tredici artisti - Anna Cecchetti, Francesca Coli, Ida Coppini, Ugo Di Pasquantonio, Emilio Facchini, Annie Gheri, Francesca Guetta, Paolo Lantieri, Clara Polvani, Massimo Renzi, Tiziana Tedeschi, Bianca Vivarelli, Patrizia Voltolini - la maggior parte dei quali operanti nel contesto fiorentino e toscano in genere, spaziano dalla figurazione narrativa, simbolica e fantastica, con particolare attenzione alla solidità del disegno e della costruzione, alla rappresentazione del paesaggio e della natura morta, entrambe dimensioni di bellezza raccontate attraverso l’energia e la vibrazione cromatica. Si va dalle visioni pittoriche di Anna Cecchetti, in cui realtà vissuta e realtà sognata si uniscono assecondate dalla ricerca di una profonda spiritualità, alle figure monocrome di Francesca Coli, che indulgono nell’esaltazione della grazia femminile; dalle “stanze della memoria” di Ida Coppini, meditazioni sul vissuto che ritorna con il suo carico di ricordi, alla sensualità delle donne di Paolo Lantieri, matrone del desiderio e detentrici di un mistero che le rende irrestitibili; dal racconto del quotidiano di Emilio Facchini, in cui la riflessione sul presente diventa aspirazione ad un assoluto senza tempo, alle scene di genere di Annie Gheri, indagatrice dell’animo umano e delle sue tante contraddizioni. Pittori di paesaggio possono dirsi, invece, Massimo Renzi, con la sua straordinaria sensibilità per il colore e per la resa degli effetti atmosferici, Ugo Di Pasquantonio, artista della luce come fenomeno visivo e insieme sguardo amorevole che si posa sulle cose, Clara Polvani, la cui percezione del dato naturale sconfina spesso nell’invisibile alla ricerca dell’oltre, Bianca Vivarelli, che pur mostrandosi fedele alla riproduzione del reale non rinuncia a fare del paesaggio un luogo in cui ritrovare il contatto con il proprio mondo interiore, Tiziana Tedeschi, giovane artista che coltiva un profondo sentimento della natura come sede di accesi contrasti tra zone in luce e zone in ombra. Tutte affidate al tracciato libero del segno le nature morte di Patrizia Voltolini, in cui il colore, spesso denso e materico, sembra segnare la sottile linea di confine tra oggettività e astrazione, mentre incentrate sull’omaggio ai grandi artisti del passato, tra cui Michelangelo, sono i lavori di Francesca Guetta, pittrice figurativa che espone in quest’occasione una parte della sua recente produzione.

Daniela Pronestì