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Percorsi visivi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alghero Cap d’Any duemilasette/otto
PERCORSI VISIVI
a cura di Dea Madre
In collaborazione con:
Comune di Alghero – Ass. Turismo
Alghero – centro storico
26 dicembre 2007 - 6 gennaio 2008
1_POUBELLE - scorie di memoria
Direzione artistica: Morgana Masu
Coordinamento: Chiara Murru, Federica Piras
Ufficio stampa: Morgana Masu e Chiara Murru
Segreteria organizzativa: Federica Piras
Supporto tecnico e grafica: Emilio Canu
La segnaletica è stata realizzata dallla coop. Apriti Sesamo e dal laboratorio
di falegnameria della casa circondariale di Alghero.
Con il contributo di:
Arredamenti Costantino
Azienda Agricola Peretti
F.lli Spanedda
Oro In
Point Shop
Poubelle (spazzatura in francese) è una mostra urbana costruita attraverso 11 installazioni di giovani artisti sardi.
L’operazione nasce con l’intenzione di dare cittadinanza artistica all’usanza di gettare, come gesto ben-augurante in vista del nuovo anno, cose vecchie e ormai inutili.
Per l’ultimo dell’anno, una quantità di cose per il fatto di essere rotte, in disuso o semplicemente vecchie, viene gettata o ammucchiata nelle cantine, e con essa una piccola traccia del passato viene persa, portandosi via, oltre alla propria funzione, una preziosa stratificazione di ricordi.
La continua rigenerazione dell’esistenza passa anche attraverso la rimozione del vecchio, ma strappa perdutamente l’emotività alle cose, a ciò che è stato toccato e segnato dall’uso e che porta con sé le tracce di una vita.
L’arte dunque interviene con la propria capacità di trasfigurare gli oggetti, di ridare alle cose una nuova energia, di riappropriarsi di quell’oblio.
Poubelle trasforma le scorie in memoria, gli oggetti in immagini del ricordo, per eleggerle a elementi di una ricognizione del passato che diventa inevitabilmente riorganizzazione del presente, per ricostruire un racconto individuale che è collettivo.
L’intento è duplice, non solo il recupero del tempo perduto ma anche un nuovo orientamento dei comuni percorsi urbani attraverso l’arte.
Grazie allo sguardo eccentrico dei giovani artisti si offre alle persone un nuovo modo di attraversare il centro storico; ri-mappare una città dove i punti di riferimento siano le opere d’arte significa conferirle un valore aggiunto e aprire il suo orizzonte ai valori della cultura visiva contemporanea.
Le 11 installazioni, distribuite in diversi luoghi della città vecchia, seppur formalmente diverse costruiscono un dialogo a distanza. Ci parlano della sostanza del tempo, della percezione e dell’azione del suo fluire sulle nostre esistenze. Per alcuni è tiranno, per altri diventa occasione giocosa da raggirare.
La superficie muta degli oggetti è necessaria per iscrivervi le tracce della nostra memoria.
Alghero – Torre San Giovanni
3-6 gennaio 2008
apertura dalle ore 21
ingresso libero
2_MANTIDE - Video installazione
di Chiara Murru e Giuseppe De Lorenzis
In collaborazione con: CreativeJoule
Main sponsor: MESA cantina vitivinicola
organizzazione: Dea Madre
supporto tecnico e allestimento: Emilio Canu e Angelo Murru
grafica: Giuseppe De Lorenzis e Emilio Canu
ufficio stampa e segreteria organizzativa: Chiara Murru e Morgana Masu
performer: Sofia Demartis, Federica Piras, Francesca Sanna,
Grazie a: Centro Studi Mediterraneo Pintadera,
Da una riflessione che nasce da un racconto dello scrittore cileno Roberto Bolano, recentemente scomparso, dal titolo Putas Asesinas.
Il testo mette in scena un monologo nel quale una giovane, senza un’apparente ragione, seduce uno sconosciuto e poi lo uccide, compiendo quello che per lei è un atto dovuto, un sacrificio necessario al loro amore, all’incontro della principessa, lei, e del principe, lui.
La mantide, puttana assassina in natura. È intorno a questa circostanza che si addensa il senso della video-installazione Mantide.
Ma in realtà quello che viene raccontato attraverso i 5 video di Mantide non è la storia di un omicidio, ma il racconto simbolico di un mito molto più profondo. Il mito della generazione, della vita e della morte, l’energia attiva contro l’inerzia. È la donna nella performance ad incarnare la vita, ciò che si muove, scalpita e turba, mentre l’uomo è pura presenza, passività inerte. La volontà fecondante dell’uomo non è altro che insignificanza, e si risolve nell’ostensione del suo corpo alla danza cannibalica del coro femminile. Gesti convulsi fagocitano quella presenza, annullandola.
È la mantide-donna l’elemento che coglie lo sguardo dello spettatore, è il suo perturbante muoversi e toccarsi che cattura le viscere di chi guarda. Ciò che dal suo corpo fluisce e fuoriesce è il sangue, l’essenza vitale, ossimoro di vita e di morte. Allora la donna non è solo ricettacolo di potere generativo, ma è anche volontà, sforzo e movimento, sguardo e capacità di seduzione.
Nella collocazione all’interno della torre ritrova quel significato originario, la mantide ritrova il proprio potere assoluto all’interno dell’antro materno. Ci ospita nel suo utero, e dall’alto ci invade con una gigantesca mestruazione di tulle.
gigantesca mestruazione di tulle.
CONTATTI
Ufficio Stampa: Morgana Masu +39 349.7031656
Presidente Dea Madre: Chiara Murru +39 349.1389151
dea_madre@libero.it
PERCORSI VISIVI
a cura di Dea Madre
In collaborazione con:
Comune di Alghero – Ass. Turismo
Alghero – centro storico
26 dicembre 2007 - 6 gennaio 2008
1_POUBELLE - scorie di memoria
Direzione artistica: Morgana Masu
Coordinamento: Chiara Murru, Federica Piras
Ufficio stampa: Morgana Masu e Chiara Murru
Segreteria organizzativa: Federica Piras
Supporto tecnico e grafica: Emilio Canu
La segnaletica è stata realizzata dallla coop. Apriti Sesamo e dal laboratorio
di falegnameria della casa circondariale di Alghero.
Con il contributo di:
Arredamenti Costantino
Azienda Agricola Peretti
F.lli Spanedda
Oro In
Point Shop
Poubelle (spazzatura in francese) è una mostra urbana costruita attraverso 11 installazioni di giovani artisti sardi.
L’operazione nasce con l’intenzione di dare cittadinanza artistica all’usanza di gettare, come gesto ben-augurante in vista del nuovo anno, cose vecchie e ormai inutili.
Per l’ultimo dell’anno, una quantità di cose per il fatto di essere rotte, in disuso o semplicemente vecchie, viene gettata o ammucchiata nelle cantine, e con essa una piccola traccia del passato viene persa, portandosi via, oltre alla propria funzione, una preziosa stratificazione di ricordi.
La continua rigenerazione dell’esistenza passa anche attraverso la rimozione del vecchio, ma strappa perdutamente l’emotività alle cose, a ciò che è stato toccato e segnato dall’uso e che porta con sé le tracce di una vita.
L’arte dunque interviene con la propria capacità di trasfigurare gli oggetti, di ridare alle cose una nuova energia, di riappropriarsi di quell’oblio.
Poubelle trasforma le scorie in memoria, gli oggetti in immagini del ricordo, per eleggerle a elementi di una ricognizione del passato che diventa inevitabilmente riorganizzazione del presente, per ricostruire un racconto individuale che è collettivo.
L’intento è duplice, non solo il recupero del tempo perduto ma anche un nuovo orientamento dei comuni percorsi urbani attraverso l’arte.
Grazie allo sguardo eccentrico dei giovani artisti si offre alle persone un nuovo modo di attraversare il centro storico; ri-mappare una città dove i punti di riferimento siano le opere d’arte significa conferirle un valore aggiunto e aprire il suo orizzonte ai valori della cultura visiva contemporanea.
Le 11 installazioni, distribuite in diversi luoghi della città vecchia, seppur formalmente diverse costruiscono un dialogo a distanza. Ci parlano della sostanza del tempo, della percezione e dell’azione del suo fluire sulle nostre esistenze. Per alcuni è tiranno, per altri diventa occasione giocosa da raggirare.
La superficie muta degli oggetti è necessaria per iscrivervi le tracce della nostra memoria.
Alghero – Torre San Giovanni
3-6 gennaio 2008
apertura dalle ore 21
ingresso libero
2_MANTIDE - Video installazione
di Chiara Murru e Giuseppe De Lorenzis
In collaborazione con: CreativeJoule
Main sponsor: MESA cantina vitivinicola
organizzazione: Dea Madre
supporto tecnico e allestimento: Emilio Canu e Angelo Murru
grafica: Giuseppe De Lorenzis e Emilio Canu
ufficio stampa e segreteria organizzativa: Chiara Murru e Morgana Masu
performer: Sofia Demartis, Federica Piras, Francesca Sanna,
Grazie a: Centro Studi Mediterraneo Pintadera,
Da una riflessione che nasce da un racconto dello scrittore cileno Roberto Bolano, recentemente scomparso, dal titolo Putas Asesinas.
Il testo mette in scena un monologo nel quale una giovane, senza un’apparente ragione, seduce uno sconosciuto e poi lo uccide, compiendo quello che per lei è un atto dovuto, un sacrificio necessario al loro amore, all’incontro della principessa, lei, e del principe, lui.
La mantide, puttana assassina in natura. È intorno a questa circostanza che si addensa il senso della video-installazione Mantide.
Ma in realtà quello che viene raccontato attraverso i 5 video di Mantide non è la storia di un omicidio, ma il racconto simbolico di un mito molto più profondo. Il mito della generazione, della vita e della morte, l’energia attiva contro l’inerzia. È la donna nella performance ad incarnare la vita, ciò che si muove, scalpita e turba, mentre l’uomo è pura presenza, passività inerte. La volontà fecondante dell’uomo non è altro che insignificanza, e si risolve nell’ostensione del suo corpo alla danza cannibalica del coro femminile. Gesti convulsi fagocitano quella presenza, annullandola.
È la mantide-donna l’elemento che coglie lo sguardo dello spettatore, è il suo perturbante muoversi e toccarsi che cattura le viscere di chi guarda. Ciò che dal suo corpo fluisce e fuoriesce è il sangue, l’essenza vitale, ossimoro di vita e di morte. Allora la donna non è solo ricettacolo di potere generativo, ma è anche volontà, sforzo e movimento, sguardo e capacità di seduzione.
Nella collocazione all’interno della torre ritrova quel significato originario, la mantide ritrova il proprio potere assoluto all’interno dell’antro materno. Ci ospita nel suo utero, e dall’alto ci invade con una gigantesca mestruazione di tulle.
gigantesca mestruazione di tulle.
CONTATTI
Ufficio Stampa: Morgana Masu +39 349.7031656
Presidente Dea Madre: Chiara Murru +39 349.1389151
dea_madre@libero.it
26
dicembre 2007
Percorsi visivi
Dal 26 dicembre 2007 al 06 gennaio 2008
Location
PALAZZO DEL MUNICIPIO
Alghero, Via Columbano, 6, (Sassari)
Alghero, Via Columbano, 6, (Sassari)
Sito web
www.myspace.com/associazionedeamadre