Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Philippe Artias – Della pittura e della velocità
Philippe Artias, è nato nel 1912 a Feurs, Francia. Si avvicina alla pittura negli anni trenta, nello stesso momento in cui Picasso si allontana dal Cubismo per accostarsi alla figura. Nel 1945, per la prima volta, espone a Parigi alcune opere quasi astratte (nudi e paesaggi).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"Due aspetti fondamentali sento di dover sottolineare della pittura di Philippe Artias in questa occasione.
Innanzitutto, v'è amore per la pittura tout-court a prescindere direi dal contenuto, dalla rappresentazione, dal racconto, dalla stessa figurazione. Voglio dire che ogni spunto della realtà, la figura umana e la natura, le loro correlazioni, il loro situarsi nello spazio, sono risolti in pura pittura, nel gusto del colore, nella traccia veloce, quasi istantanea del pennello, nella impaginazione quasi fulminea della tela. Artias ha continuato ad amare la pittura senza soluzione di continuità, anche quando le correnti estetiche, le sensibilità, le mode passavano e la pittura era negata. Poi, non si può certo dire, ad esempio, che la pittura della transavanguardia nell'impoverimento del segno e del colore, nell'allusione e nella staticità fosse amata dai loro autori come ha continuato ad amarla Philippe Artias, nella sintesi straordinaria di esperienze sia contemporanee sia storiche." (.) Gian Carlo Bojani
Philippe Artias, è nato nel 1912 a Feurs, Francia. Si avvicina alla pittura negli anni trenta, nello stesso momento in cui Picasso si allontana dal Cubismo per accostarsi alla figura. Nel 1945, per la prima volta, espone a Parigi alcune opere quasi astratte (nudi e paesaggi). Ma la vera svolta della sua vita pittorica si ha nel 1948, anno in cui incontra Picasso e si trasferisce a Vallauris, dove quest'ultimo risiede e gli è accanto, amico di conversazione e di studio per cinque anni. Dal 1950 al 1973 è presente al Salon de Mai. Nel 1963 inizia i primi studi sulla famiglia Reale di Goya, grande ciclo pittorico terminato negli anni 80. Nel 1964 vince il gran premio della pittura di Avignone presentando opere dedicate alla Rivoluzione Francese e alla figura di Robespierre. Negli anni successivi espone a Stoccolma, Neuchatel, Basilea, Londra e in numerose località del Giappone. Dal 1976 trascorre lunghi periodi in Italia. La scoperta dell'architettura nonché dei grandi pittori italiani del quattrocento, lo portano a dipingere una serie di opere dedicate a Roma e Venezia. Non solo le città attraggono il suo sguardo, ma anche il paesaggio e nascono così "Le Spiaggie" e "I Paesaggi". All'inizio degli anni 80 intraprende un lungo ciclo che intitola "Geotema" in cui realizza tutte le combinazioni nate dalla geometria (ragione) sovrapposte al corpo nudo femminile (emozione). La seconda metà degli anni 80 e gli anni 90 è densa di riconoscimenti: mostre personali a Los Angeles all' Internacional Contemporany Art-Fair e presso la Galleria Ana Izax di Beverly Hills, al Carré des Arts di Parigi, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, al Petit Palais di Ginevra. Invito nel 1996 dell'Unesco a Parigi, insieme a 100 artisti scelti in tutto il mondo. Nel 1997 viene insignito della massima onorificenza francese, la Legion d'Onore. Nel 2000, primo tra gli artisti contemporanei, espone in Cina al Museo Nazionale dell'Arte Cinese di Pechino. La sua arte vive nei Musei del mondo; sue opere sono infatti a Parigi, Ginevra, Pechino, Dunkerque, San Paolo del Brasile, Ferrara, Neuchatel, Saint-Etienne, Città del Messico, Avignone, Abidjan, Teheran, Urbino.
Nel 2002 muore a Numana, Italia.
Innanzitutto, v'è amore per la pittura tout-court a prescindere direi dal contenuto, dalla rappresentazione, dal racconto, dalla stessa figurazione. Voglio dire che ogni spunto della realtà, la figura umana e la natura, le loro correlazioni, il loro situarsi nello spazio, sono risolti in pura pittura, nel gusto del colore, nella traccia veloce, quasi istantanea del pennello, nella impaginazione quasi fulminea della tela. Artias ha continuato ad amare la pittura senza soluzione di continuità, anche quando le correnti estetiche, le sensibilità, le mode passavano e la pittura era negata. Poi, non si può certo dire, ad esempio, che la pittura della transavanguardia nell'impoverimento del segno e del colore, nell'allusione e nella staticità fosse amata dai loro autori come ha continuato ad amarla Philippe Artias, nella sintesi straordinaria di esperienze sia contemporanee sia storiche." (.) Gian Carlo Bojani
Philippe Artias, è nato nel 1912 a Feurs, Francia. Si avvicina alla pittura negli anni trenta, nello stesso momento in cui Picasso si allontana dal Cubismo per accostarsi alla figura. Nel 1945, per la prima volta, espone a Parigi alcune opere quasi astratte (nudi e paesaggi). Ma la vera svolta della sua vita pittorica si ha nel 1948, anno in cui incontra Picasso e si trasferisce a Vallauris, dove quest'ultimo risiede e gli è accanto, amico di conversazione e di studio per cinque anni. Dal 1950 al 1973 è presente al Salon de Mai. Nel 1963 inizia i primi studi sulla famiglia Reale di Goya, grande ciclo pittorico terminato negli anni 80. Nel 1964 vince il gran premio della pittura di Avignone presentando opere dedicate alla Rivoluzione Francese e alla figura di Robespierre. Negli anni successivi espone a Stoccolma, Neuchatel, Basilea, Londra e in numerose località del Giappone. Dal 1976 trascorre lunghi periodi in Italia. La scoperta dell'architettura nonché dei grandi pittori italiani del quattrocento, lo portano a dipingere una serie di opere dedicate a Roma e Venezia. Non solo le città attraggono il suo sguardo, ma anche il paesaggio e nascono così "Le Spiaggie" e "I Paesaggi". All'inizio degli anni 80 intraprende un lungo ciclo che intitola "Geotema" in cui realizza tutte le combinazioni nate dalla geometria (ragione) sovrapposte al corpo nudo femminile (emozione). La seconda metà degli anni 80 e gli anni 90 è densa di riconoscimenti: mostre personali a Los Angeles all' Internacional Contemporany Art-Fair e presso la Galleria Ana Izax di Beverly Hills, al Carré des Arts di Parigi, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, al Petit Palais di Ginevra. Invito nel 1996 dell'Unesco a Parigi, insieme a 100 artisti scelti in tutto il mondo. Nel 1997 viene insignito della massima onorificenza francese, la Legion d'Onore. Nel 2000, primo tra gli artisti contemporanei, espone in Cina al Museo Nazionale dell'Arte Cinese di Pechino. La sua arte vive nei Musei del mondo; sue opere sono infatti a Parigi, Ginevra, Pechino, Dunkerque, San Paolo del Brasile, Ferrara, Neuchatel, Saint-Etienne, Città del Messico, Avignone, Abidjan, Teheran, Urbino.
Nel 2002 muore a Numana, Italia.
02
ottobre 2004
Philippe Artias – Della pittura e della velocità
Dal 02 al 30 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTEINCORNICE
Torino, Corso Casale, 186, (Torino)
Torino, Corso Casale, 186, (Torino)
Orario di apertura
9,30 - 12,30 e 15,30 - 19,30 - chiuso festivi e lunedì mattina
Vernissage
2 Ottobre 2004, ore 18.00. Sarà presente la Signora Lydia Artias