Philippe Favier si è presto fatto notare con le sue tecniche sorprendenti (vetro su porcellana, incisione su ferro bianco, collage ...), formati insoliti (dimensioni minuscole, opere lillipuzziane...) e contenuti tinti d’ironia. Curioso e aperto a molteplici esperienze, Philippe Favier è uno dei maggiori artisti della nuova creazione contemporanea in Francia e il suo lavoro è accolto dai musei più prestigiosi del mondo. Laureato nel 1979 all’École des Beaux-Arts di Saint-Étienne dove insegna attualmente pittura, Philippe Favier nel 1981 partecipa alla mostra Ateliers 81-82 al Musée d'Art Moderne de la ville de Paris e, nel 1984, alla mostra Peinture en France, alla Biennale di Venezia.

Il progetto Cadavres exquis mette in scena uno spazio comune di creatività intorno al mare mediterraneo, un'opera collettiva in progress, con un artista e uno scrittore. Organizzato dall’associazione Pérégrines, durante tre anni questo progetto, condurrà gli artisti in residenza tra l'Europa e il mondo arabo, senza un piano definito. Il progetto è fondato sullo scambio tra artisti plastici e scrittori. La curatrice della manifestazione, Évelyne Artaud, ha scelto Venezia come prima tappa per questo progetto Cadavres exquis.

Philippe Favier, l’artista francese invitato, espone a Venezia per la prima volta nel 1984 alla Biennale. Nell'ambito di Cadavres exquis, Favier incontrerà lo scrittore veneziano Tiziano Scarpa (autore, fra altri volumi, di Venezia è un pesce). Dal loro incontro nascerà un’opera a quattro mani: l’opera di vetro di Philippe Favier e un testo di Tiziano Scarpa, ispirato al lavoro di Favier, sul modello dei Cadavres exquis cari ai Surrealisti.