Venerdi 21 ottobre alle 22.00 per la rassegna Phonorama (live media lab), Raum, in Via Ca' Selvatica 4/d, propone il live di Lum e l’installazione sonora kropyt v.1.1 di Massimiliano Nazzi.

Il progetto kropyt v.1.1 di Massimiliano Nazzi organizza melodicamente due flussi diametralmente opposti con l’intento di comporre una narrazione articolata dei flussi d’acqua. Il liquido amplificato fino a raggiungere l’irreale si fonde al “sole-motore-di-tutto” che rivela la natura meccanica di ciò che per definizione s’intende biologico-naturale. Il circuito chiuso di origine tecnologica (più vicino all’estetica del riciclo-bricolage che a quella hi-tech) è simulacro di albe e tramonti, loops quotidiani, micro-realtà modificate soggettivamente dai fruitori in ascolto mobile.
Lum compone ossessive melodie che si poggiano su un campo di onde radio e di residui sonori liberati nello spazio del live. Improvvisazioni chitarristiche intime e profonde come un ricordo d'infanzia fanno da contrappeso a mixaggi di nastri magnetici su cui sono registrati suoni scabri e marginali della quotidianità. Ritorna la volontà di far coesistere mondi lontani, suoni che non rinnegano la loro origine (valendosi delle loro diversità) mettono in funzione meccanismi “totali” e “rigeneranti”.

Massimiliano Nazzi è nato a Fucecchio (FI), ed e' iscritto al Dams di Bologna, dove risiede. Particolarmente attivo nella composizione di musica, per lo piu' elettronica, anche per l'elaborazione di tracce audio per video di altri artisti, ha partecipato con il video alle edizioni 2003 e 2004 di Premio Dams venendo in entrambi i casi selezionato tra i finalisti. Attualmente è impegnato nel gruppo Daily Desiderio, con il quale sta sondando le possibilità creative dell’ibridazione tecnologica live.

Lum collabora con diverse realtà tra cui low4mat ed ericailcane. È autore della sonorizzazione per "campo" e "quadrilogia" due cortometraggi diretti dalla nut production, per la quale cura Shu, piccola etichetta indipendente. Nel 2004 si è esibito a Bologna in solo ad OutOff a Villa Serena, nel 2005 a creative room 1.0 presso zo café, all’ UkULELE festival, presso il chiostro di S.Martino e laboratori DOA di Trebbo di Reno in duo con Luciano Maggiore.

Phonorama è pensato come processo condensatore di pratiche artistiche, nato da un'ipotesi di ampliamento del settore 'live-media' e da una volontà di eliminazione del prefisso 'new' dalle pratiche mediali, le quali tendono ad appoggiarsi ad apparati meccanici analogici e digitali presenti nel quotidiano.
Gli eventi presentati non hanno una connotazione precisa: da un lato live performances, con una struttura-dorsale data dall'esecuzione musicale e un'ulteriore emanazione non necessariamente visuale. Dall'altro presentazioni di percorsi personali, come raccolta di dati sensibili e basi d'appoggio delle vere e proprie ricerche.
Un panorama aperto alle intrusioni, nato con una volontà di spaesamento e di trasversalità delle pratiche artistiche. Phonorama impone una linea flebile, accogliendo prodotti freschi come frutti maturi, determinandosi come luogo 'd'inciampo' rispetto alla generale volontà d'intrattenimento.