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Phortres – ritratti castellati
Mostra itinerante che racconta con splendide immagini, ora a colori, ora in bianco e nero, alcuni tra i più importanti castelli della provincia di Cuneo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 23 settembre 2004 alle ore 17
Incontro con il fotografo Andrea Botto sul tema:
“La Fotografia di territorio”
Tra committenza pubblica e ricerca
Castello Cybo-Malaspina di Massa
Riparte da Massa sabato 18 settembre 2004 nelle sale rinascimentali del Castello Cybo-Malaspina di Massa, PHORTRES - Ritratti Castellati mostra itinerante che racconta con splendide immagini, ora a colori, ora in bianco e nero, alcuni tra i più importanti castelli della provincia di Cuneo.
Il lavoro di Phortres è dedicato al rapporto avvolgente e persistente che c'è tra il castello e la vita del borgo e dei suoi paesani: il borgo, in cui si respira un'aria magica, in cui l'orologio sembra essersi fermato, in cui la storia ha lasciato tracce importanti ed indelebili, che si leggono sugli intonaci scrostati, nei vecchi coppi, nei cortili in cui la quotidianità pare immobile come se fosse stata fermata in un'istantanea senza tempo.
L’interpretazione dei castelli attraverso la fotografia è stata affidata a Catherine Poncin (Montreuil, Francia), artista francese segnalata dalla galleria parigina Le filles du Calvaire, a Andrea Botto (Rapallo) e Angelo Navarria (Catania), autori selezionati dal GAI, Associazione Giovani Artisti Italiani.
Nel settembre 2002, gli autori hanno lavorato alla realizzazione di un reportage fotografico prestando attenzione all’aspetto storico e contemporaneo dei castelli e soprattutto alla loro contestualizzazione territoriale.
L'artista francese Catherine Poncin ha lavorato a Rocca de' Baldi, con il suo castello il cui nucleo antico risale alla fine del XIII secolo.
Fotografie del paesaggio si alternano con particolari del castello e la natura verde e generosa diviene parte integrante di questo angolo della provincia cuneese. L'insieme delle immagini che si susseguono formano la trama di un percorso visivo che cela la memoria di un tempo passato e lascia a chi guarda il compito di elaborarlo trasferendolo in una realtà a soggetto, che ognuno può fare propria.
Il ligure Andrea Botto ha dialogato con la magia del castello di Lagnasco che, con i suoi mille metri quadrati di affreschi, è uno dei monumenti più importanti del Manierismo del nord Italia.
L'artista, che opera nel campo della fotografia di architettura e documentazione del territorio, percorre la vita del castello e dei suoi abitanti.
La nobile dimora traspare attraverso giochi sapienti di luci e ombre che ne accentuano i particolari più significativi, dietro al buio della notte che tutto nasconde agli occhi dello spettatore. Parte integrante di questa sapiente ricerca è la quotidianità fatta di cose semplici e normali, un'operosità sempre uguale, impregnata di amore per i campi, per i prodotti che questa terra elargisce con abbondanza a chi la sa amare, una quotidianità intimamente legata al suo castello.
Il catanese Angelo Navarria ha fotografato la vita sorta intorno al castello di Serralunga d'Alba, nella bassa Langa. Il Castello ha come caratteristica una verticalità che affascina e stupisce conferendogli un grande effetto scenografico.
Le foto suggestive in bianconero, fanno pensare, con una sottile malinconia, a cose passate riproponendo un percorso ideale che sale lentamente su per le stradine che si inerpicano tra verdi filari, sino a raggiungere le case disposte concentricamente attorno al maniero medioevale e che sembrano volerlo abbracciare. Ogni scatto è un pezzo di storia, di vita del borgo, vita che non può disgiungersi da quella dell'antico maniero, una storia sempre attuale fatta di piccole e semplici cose ma grandi nella loro importanza.
Volti rugosi di gente semplice, sguardi pazienti, le mura scrostate dal tempo che scorre impietoso trascinando con sé cose e persone. Scene di ieri che si confondono con quelle odierne che coinvolgono lo spettatore sino a fargli perdere l'orientamento nello spazio e nel tempo per proiettarlo poi in una dimensione quasi onirica.
Il lavoro dei fotografi è stato pubblicato dall'Editore Gribaudo.
Andrea Botto (Rapallo, 1973)
Diplomato in Fotografia presso l'Istituto Europeo di Design di Torino nel
1997, è da anni attivo nel campo della fotografia di architettura e
documentazione del territorio, dove conduce una personale ricerca sulla
percezione del paesaggio.
Collabora con enti pubblici e agenzie pubblicitarie del centro-nord Italia.
Fa parte della redazione della rivista digitale di architettura www.archphoto.it.
Nel 2002 ha partecipato al festival internazionale di fotografia Photo Espana di Madrid, nella sezione “Descubrimientos”.
Sue opere sono conservate presso la Galleria Civica di Modena e la
Bibliotheque Nationale de France di Parigi.
Fa parte dell'Archivio del Circuito GAI e del Progetto Giovani della Fondazione Italiana per la Fotografia.
Insegna allo IED di Torino nel corso di Fotografia.
Nel 2003 viene chiamato da Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea a documentare i lavori per la realizzazione delle ferrovia TAV Milano - Bologna e partecipa al progetto "Eco e Narciso / fotografia", campagna fotografica sugli ecomusei della Provincia di Torino.
Vince il terzo premio al Concorso Internazionale di Fotografia Basilicata 2004.
Nel 2004, insieme ad Emanuele Piccardo, partecipa alla mostra curata da Marco Scotini “Empowerment /cantiere Italia”, radiografia dell’Italia che cambia vista attraverso il lavoro di sessanta artisti contemporanei, prodotta dal Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova.
Attualmente sta lavorando ad una pubblicazione sulla città di Genova, Capitale Europea della Cultura nel 2004.
Catherine Poncin (Montreuil, Francia, 1953)
Dal 1986, Catherine Poncin è impegnata in una ricerca fotografica che concerne anche le arti plastiche, definita da “D l’image par l’image”. È a partire dall'immagine già esistente, quali fotografie trovate per caso, fondi d'archivio, riviste illustrate, immagini televisive che si elabora il suo approccio artistico. Le isola dal loro contesto e procede all'esplorazione della loro rappresentazione. Attraverso indizi ed evocazioni che esse suggeriscono, costruisce il percorso fantasmatico di una memoria che diviene in questo modo "artefatta". È attraverso questo altro sguardo, andando al di là della semplice constatazione rappresentativa, che i suoi lavori vengono sezionati ed esposti sotto forma di sequenze, pannelli, installazioni, performances, oggetti. Catherine Poncin ha esposto in Francia, in numerose collettive e personali, e pubblicato le sue opere su cataloghi. Dal 1994 ha lavorato su commissione per municipalità e privati; è presente nelle collezioni di importanti musei e fondazioni francesi e internazionali. È rappresentata dalla galleria "Les Filles du Calvaire" di Parigi.
Angelo Navarria (Catania 1969)
Si diploma in fotografia in bianco e nero e colore al C.F.P. "Riccardo Bauer" di Milano.
Dagli anni '90 collabora con diverse agenzie come free-lance, maturando anche esperienze di post produzione digitale. Dopo importanti committenze che gli permettono di specializzarsi, oltre che nella ritrattistica, nel campo pubblicitario e in quello della fotografia industriale, apre a Catania uno studio per produzioni fotografiche d'archivio, produzioni artistiche e fotografia digitale.
Lavora anche nel campo della promozione della cultura fotografica attraverso l'organizzazione di eventi, mostre e dibattiti.
Nel 2001 è stato premiato a Modena per la manifestazione Portfolio ed è stato selezionato per il Concorso FotoGribaudo, organizzato in collaborazione con l’Archivio del Circuito Giovani Artisti Italiani. Alla fine dello stesso anno, il progetto fotografico Confini ha visto la pubblicazione per la casa editrice Gribaudo.
Incontro con il fotografo Andrea Botto sul tema:
“La Fotografia di territorio”
Tra committenza pubblica e ricerca
Castello Cybo-Malaspina di Massa
Riparte da Massa sabato 18 settembre 2004 nelle sale rinascimentali del Castello Cybo-Malaspina di Massa, PHORTRES - Ritratti Castellati mostra itinerante che racconta con splendide immagini, ora a colori, ora in bianco e nero, alcuni tra i più importanti castelli della provincia di Cuneo.
Il lavoro di Phortres è dedicato al rapporto avvolgente e persistente che c'è tra il castello e la vita del borgo e dei suoi paesani: il borgo, in cui si respira un'aria magica, in cui l'orologio sembra essersi fermato, in cui la storia ha lasciato tracce importanti ed indelebili, che si leggono sugli intonaci scrostati, nei vecchi coppi, nei cortili in cui la quotidianità pare immobile come se fosse stata fermata in un'istantanea senza tempo.
L’interpretazione dei castelli attraverso la fotografia è stata affidata a Catherine Poncin (Montreuil, Francia), artista francese segnalata dalla galleria parigina Le filles du Calvaire, a Andrea Botto (Rapallo) e Angelo Navarria (Catania), autori selezionati dal GAI, Associazione Giovani Artisti Italiani.
Nel settembre 2002, gli autori hanno lavorato alla realizzazione di un reportage fotografico prestando attenzione all’aspetto storico e contemporaneo dei castelli e soprattutto alla loro contestualizzazione territoriale.
L'artista francese Catherine Poncin ha lavorato a Rocca de' Baldi, con il suo castello il cui nucleo antico risale alla fine del XIII secolo.
Fotografie del paesaggio si alternano con particolari del castello e la natura verde e generosa diviene parte integrante di questo angolo della provincia cuneese. L'insieme delle immagini che si susseguono formano la trama di un percorso visivo che cela la memoria di un tempo passato e lascia a chi guarda il compito di elaborarlo trasferendolo in una realtà a soggetto, che ognuno può fare propria.
Il ligure Andrea Botto ha dialogato con la magia del castello di Lagnasco che, con i suoi mille metri quadrati di affreschi, è uno dei monumenti più importanti del Manierismo del nord Italia.
L'artista, che opera nel campo della fotografia di architettura e documentazione del territorio, percorre la vita del castello e dei suoi abitanti.
La nobile dimora traspare attraverso giochi sapienti di luci e ombre che ne accentuano i particolari più significativi, dietro al buio della notte che tutto nasconde agli occhi dello spettatore. Parte integrante di questa sapiente ricerca è la quotidianità fatta di cose semplici e normali, un'operosità sempre uguale, impregnata di amore per i campi, per i prodotti che questa terra elargisce con abbondanza a chi la sa amare, una quotidianità intimamente legata al suo castello.
Il catanese Angelo Navarria ha fotografato la vita sorta intorno al castello di Serralunga d'Alba, nella bassa Langa. Il Castello ha come caratteristica una verticalità che affascina e stupisce conferendogli un grande effetto scenografico.
Le foto suggestive in bianconero, fanno pensare, con una sottile malinconia, a cose passate riproponendo un percorso ideale che sale lentamente su per le stradine che si inerpicano tra verdi filari, sino a raggiungere le case disposte concentricamente attorno al maniero medioevale e che sembrano volerlo abbracciare. Ogni scatto è un pezzo di storia, di vita del borgo, vita che non può disgiungersi da quella dell'antico maniero, una storia sempre attuale fatta di piccole e semplici cose ma grandi nella loro importanza.
Volti rugosi di gente semplice, sguardi pazienti, le mura scrostate dal tempo che scorre impietoso trascinando con sé cose e persone. Scene di ieri che si confondono con quelle odierne che coinvolgono lo spettatore sino a fargli perdere l'orientamento nello spazio e nel tempo per proiettarlo poi in una dimensione quasi onirica.
Il lavoro dei fotografi è stato pubblicato dall'Editore Gribaudo.
Andrea Botto (Rapallo, 1973)
Diplomato in Fotografia presso l'Istituto Europeo di Design di Torino nel
1997, è da anni attivo nel campo della fotografia di architettura e
documentazione del territorio, dove conduce una personale ricerca sulla
percezione del paesaggio.
Collabora con enti pubblici e agenzie pubblicitarie del centro-nord Italia.
Fa parte della redazione della rivista digitale di architettura www.archphoto.it.
Nel 2002 ha partecipato al festival internazionale di fotografia Photo Espana di Madrid, nella sezione “Descubrimientos”.
Sue opere sono conservate presso la Galleria Civica di Modena e la
Bibliotheque Nationale de France di Parigi.
Fa parte dell'Archivio del Circuito GAI e del Progetto Giovani della Fondazione Italiana per la Fotografia.
Insegna allo IED di Torino nel corso di Fotografia.
Nel 2003 viene chiamato da Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea a documentare i lavori per la realizzazione delle ferrovia TAV Milano - Bologna e partecipa al progetto "Eco e Narciso / fotografia", campagna fotografica sugli ecomusei della Provincia di Torino.
Vince il terzo premio al Concorso Internazionale di Fotografia Basilicata 2004.
Nel 2004, insieme ad Emanuele Piccardo, partecipa alla mostra curata da Marco Scotini “Empowerment /cantiere Italia”, radiografia dell’Italia che cambia vista attraverso il lavoro di sessanta artisti contemporanei, prodotta dal Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova.
Attualmente sta lavorando ad una pubblicazione sulla città di Genova, Capitale Europea della Cultura nel 2004.
Catherine Poncin (Montreuil, Francia, 1953)
Dal 1986, Catherine Poncin è impegnata in una ricerca fotografica che concerne anche le arti plastiche, definita da “D l’image par l’image”. È a partire dall'immagine già esistente, quali fotografie trovate per caso, fondi d'archivio, riviste illustrate, immagini televisive che si elabora il suo approccio artistico. Le isola dal loro contesto e procede all'esplorazione della loro rappresentazione. Attraverso indizi ed evocazioni che esse suggeriscono, costruisce il percorso fantasmatico di una memoria che diviene in questo modo "artefatta". È attraverso questo altro sguardo, andando al di là della semplice constatazione rappresentativa, che i suoi lavori vengono sezionati ed esposti sotto forma di sequenze, pannelli, installazioni, performances, oggetti. Catherine Poncin ha esposto in Francia, in numerose collettive e personali, e pubblicato le sue opere su cataloghi. Dal 1994 ha lavorato su commissione per municipalità e privati; è presente nelle collezioni di importanti musei e fondazioni francesi e internazionali. È rappresentata dalla galleria "Les Filles du Calvaire" di Parigi.
Angelo Navarria (Catania 1969)
Si diploma in fotografia in bianco e nero e colore al C.F.P. "Riccardo Bauer" di Milano.
Dagli anni '90 collabora con diverse agenzie come free-lance, maturando anche esperienze di post produzione digitale. Dopo importanti committenze che gli permettono di specializzarsi, oltre che nella ritrattistica, nel campo pubblicitario e in quello della fotografia industriale, apre a Catania uno studio per produzioni fotografiche d'archivio, produzioni artistiche e fotografia digitale.
Lavora anche nel campo della promozione della cultura fotografica attraverso l'organizzazione di eventi, mostre e dibattiti.
Nel 2001 è stato premiato a Modena per la manifestazione Portfolio ed è stato selezionato per il Concorso FotoGribaudo, organizzato in collaborazione con l’Archivio del Circuito Giovani Artisti Italiani. Alla fine dello stesso anno, il progetto fotografico Confini ha visto la pubblicazione per la casa editrice Gribaudo.
18
settembre 2004
Phortres – ritratti castellati
Dal 18 settembre al 24 ottobre 2004
fotografia
Location
CASTELLO MALASPINA
Massa, Via Rocca, 15, (Massa-carrara)
Massa, Via Rocca, 15, (Massa-carrara)
Orario di apertura
il sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:00
la domenica dalle ore 15:00 alle ore 18:00
Vernissage
18 Settembre 2004, ore 17
Editore
GRIBAUDO