La galleria Aequalis è lieta di annunciare l’inaugurazione della collettiva “piccoli capolavori”, nella quale verranno esposte opere di ridotte dimensioni realizzate da artisti che hanno lasciato, attraverso il loro lavoro, una traccia indelebile nella storia dell’arte moderna e contemporanea.
La mostra, grazie proprio alla dimensione delle opere esposte, propone e realizza un percorso fatto di piccole e variegate idee ed esperienze, in cui ogni artista riassume saggiamente ed in poco spazio la propria esperienza di vita o i messaggi che tramite le proprie creazioni ha voluto veicolare.
Si passa quindi, nello spazio di pochi attimi, da una superficie lunare di Turcato ad un suo cielo notturno tempestato di tranquillanti, come a ricordare l’instabilità della condizione umana; dalla sagace e dissacrante ironia delle opere di Baj, Savini e De Molfetta al serio e poetico geometrismo di Dorazio, o a quello vivace di Carla Accardi; geometrismo che si perde nel turbine di colori senza forma delle splendide tele di Vedova e Afro.
I temi quindi si intrecciano, diventano uno parte integrante dell’altro, sono collegati da numerosi sottilissimi fili, creati dallo spettatore stesso, che rimbalza dal concetto di sfruttamento, progettazione e valorizzazione dello spazio di Christo, all’occupazione dello stesso tramite materiali diversi e modalità opposte delle sculture di Nunzio e Pomodoro; dall’affascinante ed inquietante riscoperta e fossilizzazione del passato di un assemblaggio di Arman, alla celebrazione nostalgica dell’antichità delle figure di Sandro Chia.
Un percorso, dunque, composto da sottopercorsi potenzialmente infiniti: uno per ogni visitatore, uno per ogni stato d’animo; una collettiva che ha l’intento di creare un’esperienza coinvolgente, a tutto tondo, che riempia ed arricchisca lo spettatore tramite un insieme di chiari, brevi e concisi messaggi.