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Piero Brombin – Il mito l’inganno il gioco
La mostra-evento documenta un periodo di ricerca e di lavoro nell’ambito delle arti visive, dell’architettura, del design e dell’ambiente con interventi, progetti, manifestazioni internazionali. Il tutto documentato con un progetto espositivo dove troveranno posto una serie di opere (disegni, fotomontaggi, modelli) che rappresentano un periodo di lavoro di Piero Brombin che parte dagli anni ‘50 per arrivare al 2010.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà una mostra evento quella che a partire dal 13 dicembre occuperà gli spazi espositivi e l’Auditorium del Centro Culturale San Gaetano di Padova. Con il titolo “Il mito, l’inganno, il gioco” Piero Brombin, un artista che “produce in modo naturale, esattamente come a qualunque altro essere umano piacerebbe poter produrre, privo di complessi sociali, senza ostacoli compositivi, senza preclusioni mentali”, come ha scritto Patrizio Grandesso, propone il dialogo, costantemente rinnovato, con artisti, movimenti, fenomeni, strumenti espressivi, produzione industriale, che hanno caratterizzato il suo “fare arte”, nei cinquant’anni della sua attività.
La mostra-evento documenta un periodo di ricerca e di lavoro nell’ambito delle arti visive, dell’architettura, del design e dell’ambiente con interventi, progetti, manifestazioni internazionali. Il tutto documentato con un progetto espositivo dove troveranno posto una serie di opere (disegni, fotomontaggi, modelli) che rappresentano un periodo di lavoro di Piero Brombin che parte dagli anni ‘50 per arrivare al 2010.
L’opera di Piero Brombin, per dirla con Bruno Zevi “è un atto di poesia” di grande intesità e delicatezza. Anche “evocando silenziosamente immani tragedie, Piero Brombin – dice ancora Zevi – ha raggiunto la “leggerezza” di cui parla Calvino come prima qualità della poesia”.
Lo spazio che andrà ad occupare la mostra sarà l’Agorà al piano terra del Centro Culturale Altinate, con un progetto espositivo dove troveranno posto una sessantina di opere di pittura, architettura, design (disegni, fotomontaggi, modelli).
Durante le ore notturne su uno schermo di proiezione, attivato da un impianto tecnologico, scorreranno una serie di immagini, documenti filmati e testimonianze visibili del percorso artistico di Brombin. Dallo spazio centrale dell’Agorà si creeranno, secondo un programma stabilito, degli accadimenti “interagenti” di musica, teatro, forum, dibattiti sugli accadimenti socio-culturali che hanno spronato la produzione artistica, performance, con la partecipazione di collaboratori invitati esclusivamente per questo evento.
L’intento sarà di realizzare una manifestazione sempre viva, sempre in movimento, nella quale sarà dato grande spazio agli interventi o opere degli allievi, degli amici e compagni di viaggio.
“Il mito, l’inganno, il gioco” non è una semplice mostra di oggetti e visioni – come evidenziato fin dal titolo e nemmeno una pura retrospettiva dell’attività di Piero Brombin, ma, in consonanza con il modo di intendere il fatto artistico da parte dell’autore, l’esposizione-evento vuole funzionare da catalizzatore, da occasione e da contesto per altri eventi che riguardano il fare arte. Da qui un programma di appuntamenti con il cinema, il teatro, la musica .
Interventi di altri artisti. Vi saranno interventi individuali di gruppi o di artisti con i quali Brombin, ha lavorato. Tra questi: Michele De Lucchi, Gaetano Pesce, Alessandro Mendini, Tobia Scarpa, Enzo Siviero, Adolfo Natalini, Ugo La Pietra, Gruppo Calicanto, Franco Raggi, Italo Zannier e tanti altri oltre a testimonianze di comuni lavori con personalità scomparse: Carlo Scarpa, Ettore Sottsass, Bruno Zevi e altri ancora.
E infine le scuole. “Il mito, l’inganno, il gioco” è una mostra che racconta arte, si raccorda all’arte, al fare e all’apprendere il fatto artistico. Che diventa nuovo fare e conoscenza. Le scuole protagoniste: Istituto d’Arte Padova, Università di Padova, I.U.A.V., Scuola di design.
Il catalogo
Anche il catalogo della mostra si presenta come oggetto artistico, con tiratura limitata del formato di cm 34 x 45, pagine circa 250 e copertine in cartone fatte a mano.
------------------
GLI INCONTRI
Una mostra evento con un ricco calendario di appuntamenti a ripercorrere le tracce del “fare arte” degli ultimi cinquant’anni con una visione prospettica su ciò che ci accade.
Allestimento
La mostra si inaugurerà il 18 dicembre, ma, per un’esposizione che concepisce il “fare artistico” e non solo l’opera “finita” sarà aperta al pubblico anche la fase dell’allestimento che inizia il 13 dicembre.
15 dicembre 2010
Concerto dei Calicanto di musica popolare con omaggio a Carlo Scarpa.
18 dicembre 2010
Inaugurazione e apertura al pubblico de Il mito, l’inganno, il gioco
14 gennaio 2011
Conferenza di Gaetano Pesce, designer.
ore 18,00 Auditorium Centro Culturale San Gaetano.
18 gennaio 2011
Incontro con Michele De Lucchi, architetto designer, Franco Raggi, architetto designer, Alessandro Mendini, architetto
ore 18,00 Auditorium Centro Culturale San Gaetano
29 gennaio 2011
Convegno “Non chiamiamolo più design”, all’interno presentazione del concorso “Coltivare l’architettura”.
ore 18,00 Auditorium Centro Culturale San Gaetano.
La mostra-evento documenta un periodo di ricerca e di lavoro nell’ambito delle arti visive, dell’architettura, del design e dell’ambiente con interventi, progetti, manifestazioni internazionali. Il tutto documentato con un progetto espositivo dove troveranno posto una serie di opere (disegni, fotomontaggi, modelli) che rappresentano un periodo di lavoro di Piero Brombin che parte dagli anni ‘50 per arrivare al 2010.
L’opera di Piero Brombin, per dirla con Bruno Zevi “è un atto di poesia” di grande intesità e delicatezza. Anche “evocando silenziosamente immani tragedie, Piero Brombin – dice ancora Zevi – ha raggiunto la “leggerezza” di cui parla Calvino come prima qualità della poesia”.
Lo spazio che andrà ad occupare la mostra sarà l’Agorà al piano terra del Centro Culturale Altinate, con un progetto espositivo dove troveranno posto una sessantina di opere di pittura, architettura, design (disegni, fotomontaggi, modelli).
Durante le ore notturne su uno schermo di proiezione, attivato da un impianto tecnologico, scorreranno una serie di immagini, documenti filmati e testimonianze visibili del percorso artistico di Brombin. Dallo spazio centrale dell’Agorà si creeranno, secondo un programma stabilito, degli accadimenti “interagenti” di musica, teatro, forum, dibattiti sugli accadimenti socio-culturali che hanno spronato la produzione artistica, performance, con la partecipazione di collaboratori invitati esclusivamente per questo evento.
L’intento sarà di realizzare una manifestazione sempre viva, sempre in movimento, nella quale sarà dato grande spazio agli interventi o opere degli allievi, degli amici e compagni di viaggio.
“Il mito, l’inganno, il gioco” non è una semplice mostra di oggetti e visioni – come evidenziato fin dal titolo e nemmeno una pura retrospettiva dell’attività di Piero Brombin, ma, in consonanza con il modo di intendere il fatto artistico da parte dell’autore, l’esposizione-evento vuole funzionare da catalizzatore, da occasione e da contesto per altri eventi che riguardano il fare arte. Da qui un programma di appuntamenti con il cinema, il teatro, la musica .
Interventi di altri artisti. Vi saranno interventi individuali di gruppi o di artisti con i quali Brombin, ha lavorato. Tra questi: Michele De Lucchi, Gaetano Pesce, Alessandro Mendini, Tobia Scarpa, Enzo Siviero, Adolfo Natalini, Ugo La Pietra, Gruppo Calicanto, Franco Raggi, Italo Zannier e tanti altri oltre a testimonianze di comuni lavori con personalità scomparse: Carlo Scarpa, Ettore Sottsass, Bruno Zevi e altri ancora.
E infine le scuole. “Il mito, l’inganno, il gioco” è una mostra che racconta arte, si raccorda all’arte, al fare e all’apprendere il fatto artistico. Che diventa nuovo fare e conoscenza. Le scuole protagoniste: Istituto d’Arte Padova, Università di Padova, I.U.A.V., Scuola di design.
Il catalogo
Anche il catalogo della mostra si presenta come oggetto artistico, con tiratura limitata del formato di cm 34 x 45, pagine circa 250 e copertine in cartone fatte a mano.
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GLI INCONTRI
Una mostra evento con un ricco calendario di appuntamenti a ripercorrere le tracce del “fare arte” degli ultimi cinquant’anni con una visione prospettica su ciò che ci accade.
Allestimento
La mostra si inaugurerà il 18 dicembre, ma, per un’esposizione che concepisce il “fare artistico” e non solo l’opera “finita” sarà aperta al pubblico anche la fase dell’allestimento che inizia il 13 dicembre.
15 dicembre 2010
Concerto dei Calicanto di musica popolare con omaggio a Carlo Scarpa.
18 dicembre 2010
Inaugurazione e apertura al pubblico de Il mito, l’inganno, il gioco
14 gennaio 2011
Conferenza di Gaetano Pesce, designer.
ore 18,00 Auditorium Centro Culturale San Gaetano.
18 gennaio 2011
Incontro con Michele De Lucchi, architetto designer, Franco Raggi, architetto designer, Alessandro Mendini, architetto
ore 18,00 Auditorium Centro Culturale San Gaetano
29 gennaio 2011
Convegno “Non chiamiamolo più design”, all’interno presentazione del concorso “Coltivare l’architettura”.
ore 18,00 Auditorium Centro Culturale San Gaetano.
18
dicembre 2010
Piero Brombin – Il mito l’inganno il gioco
Dal 18 dicembre 2010 al 03 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ALTINATE – SAN GAETANO
Padova, Via Altinate, 71, (Padova)
Padova, Via Altinate, 71, (Padova)
Orario di apertura
10.00 - 19.00
Chiusura: lunedì non festivi, Natale, Santo Stefano, Capodanno.
Ufficio stampa
STUDIO LAVIA
Autore