“I paesaggi che vedo, non sono quelli dipinti dai vedutisti.. dai macchiaioli..! Quello che

vedo è molto diverso..... Visualizza altro riesco a percepirne il colore, che il più delle

volte esplode con rabbia.. Ma non riesco a percepirne e a riprodurre la profondità.. nei

miei paesaggi non c’è prospettiva.. Non esiste nei miei lavori la possibilità di perdersi

con lo sguardo nella profondità.. Non esiste la possibilità di supporre cosa ci sia dietro,

cosa ci sia oltre. E’ un mondo visto di fronte.. un mondo subito! Il mio mondo è formato da

quinte impenetrabili di colore puro, che raschio e graffio per farne affiorare il colore

sottostante Il mio mondo è un mondo selvaggio. Il mio mondo è un mondo doloroso, il cui

cielo è percorso da uccelli neri. Il mio mondo è un mondo fatto di foreste impenetrabili che

nascondono il mare e il cielo. Esistono poi i paesaggi attuali.. Paesaggi di marine pervase

da “oggetti rifiuti” accumulate dal mare. Oggetti che amo raccattare per poi appiccicarli su

supporti tormentati.. sono paesaggi drammatici.. squarci di paesaggi umani.. Esistono i

paesaggi; quotidiani, pezzi di Terra dove rimangono impressi i fatti.. Bombe cadute, bambini

ammazzati, inquinamento.. Pezzi di Terra per cui gli uomini uccidono Pezzi di Terra che

diventano, “Paesaggi” Pezzi di Terra che trasformo in opere, affinché l’usura non cancelli!

Pezzi di Terra, che oggi vediamo e che fra un’ora, già,abbiamo dimenticato.. Non voglio e

non posso dimenticare….”



Piero Ceragioli