Sabato 14 maggio alle ore 18,00 si inaugurerà all’interno della Salara, presso Palazzo della Signoria in Piazza Colocci, un’importante mostra sull’artista jesino Piero Grizi, organizzata e promossa dall’Assessorato alla Cultura e dalla Pinacoteca e Musei Civici, grazie alla disponibilità della famiglia del pittore.
L’iniziativa, che gode del patrocinio del Comune di Jesi e dalla Regione Marche in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e con la Fondazione “Aristide Merloni” di Fabriano, intende riscoprire la figura umana e l’opera artistica di un’importante pittore jesino, rimasto per più di cento anni in una zona d’ombra che si è protratta fino ai nostri giorni. Piero Grizi nacque nel 1885 da una nobile famiglia jesina di proprietari terrieri e trascorse la sua infanzia nel palazzo avito lungo il corso principale di Jesi e nella villa Collegrato a Mazzangrugno, fino al definitivo trasferimento nella capitale agli inizi del ‘900, dove morirà nel 1976, dopo una serie di rientri e soggiorni nella città natale insieme alla moglie e i figli. La mostra intende ripercorrere l’intera attività artistica di Piero Grizi che, partendo da una pittura naturalistica di ispirazione romantica arriverà, attraverso un graduale processo di riduzione degli elementi descrittivi, fino alle soglie dell’astratto, senza tuttavia abbandonare mai la tradizione figurativa da cui prese le mosse. All’esposizione sarà presente un ampio corpus delle sue opere, dai numerosi autoritratti e ritratti di famiglia, ai paesaggi, alle nature morte, alle caricature ed alcuni modelli in creta di sculture.
La mostra alla Salara su Piero Grizi, resterà aperta fino al 5 giugno e segnerà il momento della riscoperta di un’artista ingiustamente dimenticato e documenterà, attraverso la sua opera, un universo di valori e di aspirazioni comuni agli altri pittori jesini del suo tempo, in particolare Corrado Corradi e Betto Tesei.