ROMA TRA CIELO E TERRA
Studi di topografia antica, racconti e disegni in apparenza visionari che Piero Meogrossi misura fisicamente orientato in una lettura di realtà urbana su livelli e dati storici ancora dispersi e per lo più sconosciuti, posti in equilibrio tra terra e cielo.
I racconti dell'archeologia romana partono dalle origini della antica città "ab urbe condita" , anche quelli più diversi da rivalutare insieme alla ricerca scientifica. Emerge un modello identitario dell'urbanistica romana, forte e deciso come il codice simbolicamente sottinteso dalla ricerca dell'autore che parte alla riconquista dell'idea strategica di un'antica Polis basata su precise testimonianze archeologiche. Aree di Roma ben note in mezzo alle trame ereditate dal passato, talvolta tenute volutamente nascoste nella capitale occidentale del terzo millennio, ma qui rivalutate a favore di un territorio storicizzato il cui disegno è adesso messo in evidenza dalla ricerca di Meogrossi.
L'identità degli impianti urbanistici succedutisi nei secoli sono dunque ricostruibili e rinnovabili a patto di voler trasferire gli antichi codici di un sistema geo-astronomico dentro le attuali strutture e le moderne reti. La pratica antichissima dell'Arte di una Memoria Antropologica è dunque applicata ai contesti urbani storicizzati dai quali far filtrare le visioni antiche di modelli culturali innovativi. Il concetto di un pensiero "neo-antico" diventa indispensabile nella lettura di Piero Meogrossi: la modernità diventa sostenibile purchè accompagnata da forme strategiche di tutela e di valorizzazione dell'antico.
L' Arch. Piero Meogrossi è Direttore Tecnico dell'Anfiteatro Flavio ed è quindi responsabile del restauro del monumento antico più importante, il Colosseo di Roma, nell'ambito della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma del MiBAC, Ministero per i Beni e le Attività Culturali.