La mostra ricostruisce la vicenda pittorica di Piero Simondo, figura di spicco del Movimento internazionale per un Bauhaus Immaginista (di cui crea nel 1955 al Alba, con Jorn e Gallizio, il Laboratorio sperimentale), partecipe della nascita dell?Internazionale Situazionista(Cosio d?Arroscia 1957) e, in seguito, animatore del CIRA (Torino 1962).
Apre la rassegna un gruppo di lavori realizzati con la tecnica del ?monotipo? nella seconda metà degli anni ?50, quando l?autore elaborava attraverso il filtro imprevedibile della matrice di vetro l?originale primitivismo che ne ha caratterizzato il primo periodo. Seguono alcuni pannelli inediti d?impronta più marcatamente gestuale dipinti all?inizio del decennio seguente e tele appartenenti alla serie degli ?ipocasuali? (sviluppata fra il 1975 ed il 1990), in cui l?immagine di partenza è alterata da una pluralità di stesure meccanicamente sovrapposte e dalle loro accidentali commistioni.
Due polittici documentano infine la fase di attività più recente nella quale, attenuatasi ?l?angoscia dell?avanguardia?, Simondo torna all?uso di pennelli e matite per dare forma ad immagini più suggestive anche se egualmente impreviste.

Precederà la mostra un incontro dedicato alla figura di Simondo che si svolgerà giovedì 27 maggio 2004 presso l?Accademia Ligustica di Belle Arti (Largo Pertini 4 ? Genova) con l?intervento di Francesca Comisso, Guido Curto,
Carlo Romano, Sandra Solimano e Cesare Viel.
Nell?occasione viene pubblicato uno scritto di Piero Simondo dal titolo ?Guarda chi c?era, guarda chi c?è! L?infondata fondazione dell?Internazionale Situazionista?.