Dopo il successo ottenuto lo scorso settembre alla Triennale di Milano nell'ambito del progetto Omniapolis, The Triumph of Laughter è una nuova versione
del precedente lavoro Laughterproject: in questa serie la ricerca di Steinle esplora il fenomeno del riso, il comportamento ilare di persone
di varie nazionalità, età e provenienze, sia nella loro sfera pubblica sia in quella privata. L’intero corpo dei lavori è concepito come l’elaborazione
filmica dell’atto del ridere ripreso sempre con una messa in scena, dalla fase iniziale fino allo scoppio della risata, che spesso aumenta
di intensità fino a sfociare nell’isteria. “ Nei suoi studi sul riso Steinle riesce ad avviare una riflessione sull’importanza del ridere
nella società contemporanea e ad avvicinarsi a una tematica oggetto di crescente interesse in svariati campi
quali la sociologia, la filosofia, le scienze storiche e letterarie.” Annesusanne Fackler. La risata intesa come momento
liberatorio, autentico, espressione di una reazione naturale diventa per Steinle una delle possibili soluzioni alla crisi dell’individuo
nella società contemporanea, come afferma egli stesso: "Mentre l’uomo moderno e il mondo globalizzato sembrano soccombere
ai problemi e alla crisi – afferma Steinle -, da artista propongo come soluzione universale la pura e semplice risata, individuale e collettiva:
il riso trionfa sulla gravità del mondo e del denaro. Sarebbe la vera rivoluzione ! ".
Insieme alla proiezione sincronizzata dei tre video che compongono The Triumph of Laughter saranno presenti in mostra alcuni lavori fotografici
del progetto Paradiesvögel in cui la ricerca di Steinle ancora una volta indaga la contraddizione tra quello che è apparentemente considerato
uno stato naturale e quello che invece risulta essere frutto di uno stato indotto e coercitivo.

Piero Steinle (nato a Monaco di Baviera nel 1959, vive e lavora tra Monaco e Milano) dopo gli studi di architettura e archeologia a Monaco, Roma e Siviglia
nel 1994 inizia ad esporre i suoi lavori video con l’installazione “Stadt im Verborgenen” Orangerie, Monaco.
Successivamente ha partecipato a numerose mostre collettive tra cui: 1997 "Deep Storage" Haus der Kunst , Monaco; 1998 "Deep Storage" P.S. 1, New York;
1998 "Performing Buildings" Tate Gallery of Modern Art, Londra; 2002 Meine Kunst kriegt hier zu fressen - Hommage à Max Beckmann, Centre National Georges Pompidou, Parigi;
2007 "Destroy Athens" The 1st Athens Biennial, Atene; Tra le mostre personali: 2000 "Julian Rosefeldt / Piero Steinle" Galerie Romain Larivière, Parigi;
2002 "Detonation Deutschland" Moderna Museet, Stoccolma; 2005 Triphibious construction Tokyo Gallery, Tokio.
I suoi lavori fanno parte di importanti collezioni : Hoffmann Berlin, Deutschen Bank, Filmmuseums Monaco; Maison Européenne de la Photographie; Kunsthalle Mannheim; Museum Franz Gertsch.

Successivamente la mostra verrà presentata al Museo MADRE di Napoli, a Palermo e a Genova in collaborazione con le sedi locali del Goethe - Institut.
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo a cura del Goethe-Institut Mailand da Mimesis Edizioni.