Entrare nella dimensione artistica di Pietro Giromini è come essere proiettati in una dimensione onirica; un mondo al di fuori del tempo che corre all’infinito e lascia presagire nuovi spazi.

La libertà compositiva si diverte a immaginare una felice convivenza di curiosi elementi del mondo vegetale e animale insieme a particolari della realtà tecnologica; il risultato incuriosisce e costituisce una sorta di racconto fantastico. Ogni lavoro del giovane Pietro Giromini ci invita ad essere osservato con attenzione; forme spinose e morbide nascono e si trasformano dando vita a elaborate decorazioni e surreali composizioni. Da un particolare architettonico nasce una traccia che diviene pretesto per essere sviluppata e dare luogo a motivi a spirale che si allontanano e si riavvicinano in prospettiva. Un fiore che non è solo un fiore, ma può essere anche una conchiglia, un fiocco di neve o una nuvola; osserviamo un quadro di Pietro Giromini e lasciamoci trasportare seguendo la metamorfosi di un segno dal quale nascono inaspettate creature che si evolvono e si allontanano lasciandoci facoltà di immaginare di ricomporre, come tanti pezzi di un puzzle, una storia che nasce dal nostro vissuto.

( Simonetta Panciera 12 gennaio 2007)