Lo studio di Giovanni Pintori inaugura i propri spazi espositivi iniziando un’attività di ricerca e formazione culturale che darà origine a un centro dinamico e polifunzionale in cui alternare mostre ad eventi e incontri con il pubblico.



Per l’occasione Alberto Zanchetta, curatore della mostra, ha riunito la ricerca di tre artisti emergenti: Elisa Canducci, Michael Fliri e Federico Maddalozzo.



I lavori di Maddalozzo indagano i rapporti cromatici che definiscono l’ambio urbano; suo scopo è ordinare il mondo attraverso dei progetti che accostano la fotografia a campiture monocrome desunte dal reale.

Canducci realizza opere con un procedimento di serigrafia multipla con cui ottiene dei monotipi su tela ove minuti particolari si affollano sulle ordinate ed ascisse che costituiscono la griglia del quadro. Ne nascono composizioni che pervengono all’inconscio e alle libere associazioni del pensiero.

Si serve del mezzo audiovisivo Michael Fliri il quale inscena situazioni che mescolano il mito al folklore. Interprete dei suoi video, Fliri usa il linguaggio del corpo all’interno di ambienti sempre molto rarefatti di modo da evocare - anziché descrivere - gli eventi narrati.