Progetto installazione e performance di PINO LIA,

con la collaborazione di BIRTHMARK:

per gli eventi: Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana,

allo STUDIO DIECI citygallery

Titolo performance: Riso di Jackson con “Voci di Terre”

Con: Pino Lia e Birthmark

Musica: Flavio Marelli

L’opera dispone di quattro elementi in fluida connessione:

due spazi-contenitori comunicanti,l’azione performativa collaborativa e di connessione tra le parti

visive dell’opera e la traccia sonora.

La realizzazione si concretizza attraverso la presenza materiale di una serie di scatti fotografici,

circa 80 immagini formato 15x15, allestiti nella stanza d’ingresso dello Studiodieci, tavolo e teli neri che invadono e ricoprono la totale pavimentazione della seconda sala, dischetti multiformi

di sottile spessore in materiale plastico di colore bianco, vero riso commestibile sbiancato come

risorsa attinta dal territorio vercellese,

e una serie di piccole opere di incisione.

La prima sala espositiva, riceve ed invita, ospitando i volti di svariate nazionalità, facce espressive

tutte con la bocca aperta, come segno della necessità di comunicare verso l’altro da sé,

iscritte in un unico segno alle pareti nella scritta corale: ACTION FACE.

Un invio allusivo al percorso della mostra attraverso una umanità multietnica unita da

un gesto universale, la rappresentazione nitida nell’atto di spalancare la bocca, un riso forse,

inquietudine, la realizzazione fotografica bloccata di una comunicazione interiore.

Nel secondo spazio si svolgerà l’azione performativa, dove non solo prenderanno corpo le voci dei volti inscritti ed in attesa nello spazio precedente, ma entreranno in scena i corpi con il loro agire diretto che tenderà ad afferrare la sensibilità e l’intensità della gestualità pittorica,

ma in assenza di vero colore, adoperandosi nella manipolazione di vero riso,

ambiguamente vissuto ed espresso ed accolto come elemento naturale del territorio,

in un dripping conclusivo di citazione e di morbida realizzazione di estetici

dischetti multiformi bianco su nero per tutta la superficie della galleria.

A conclusione dall’azione un’omaggio di una piccola incisione a tutti i partecipanti, come memoria dell’evento.