GARD, Galleria Arte Design Roma, nasce nel 1995 come attività di promozione e diffusione di opere di arte e design. Nel tempo le sono stati riconosciuti contenuti di particolare creatività e fantasia sia dalle Istituzioni Pubbliche sia dai media che hanno seguito sempre con grande interesse l’evoluzione della Galleria che oggi è diventata un importante punto nevralgico per gli artisti emergenti, diventando un punto di raccordo e sperimentazione. Negli anni, numerosi personaggi già consacrati del mondo della pittura, della poesia, del teatro e del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative.
Dal 1997 GARD sceglie come ubicazione uno spazio di 600 mq. tra il Gazometro e la Piramide Cestia, ex zona industriale del vecchio porto fluviale di Roma.
L’originalità di questa Galleria riguarda anche la qualità dei propri spazi espositivi dislocati su due piani, uno in open space con grandi vetrate e il secondo, differente rispetto al primo, dall’atmosfera newyorchese di Soho e Chelsea.
Oggi sono circa ottocento le figure che operano nel settore artistico, tra architetti, designer, artisti e critici di arte, che partecipano a rendere GARD unica a Roma.
GARD ha uno spazio multifunzionale che si presta periodicamente per esposizioni ed eventi di arte e cultura, affiancando attività di promozione, commercializzazione e di collaborazione con Gallerie italiane e estere.
GARD dedica una specifica attenzione alla sperimentazione di nuovi linguaggi artistici e alla loro commistione, all’utilizzo di materiali di recupero e riciclo per un EcoArte e un'EcoDesign che rispetti l’ambiente-mondo e l’ambiente-uomo.

Dal 15 al 22 ottobre la Gard propone una mostra antologica sull’artista, recentemente scomparso, Pino Mattone.
L’inaugurazione è prevista il giorno 15 Ottobre alle ore 19:00, sarà accompagnata da un vernissage di benvenuto.
L’organizzazione dell’evento è a cura di Sonia Mazzoli e Lorenzo Mattone, con il prezioso contributo della Pieffeart (laboratorio di cornici) e della Camy Eventi e Comunicazione che hanno messo a disposizione tempo, impegno e mezzi per poter realizzare questo progetto.

Presentazione:
La selezione di opere proposta in questa mostra rappresenta solo una minima parte del lavoro di Pino Mattone, un artista cha ha esplorato per tutta la sua vita l’infinito mare delle tecniche espressive, sondando tutte le possibilità e le combinazioni suggerite dalla sua fantasia e mai accontentandosi dei traguardi raggiunti.
Un’attività febbrile, che ha prodotto grandi sculture in bronzo (un esempio di prestigio è rappresentato dal monumento a Sebha commissionato dal Governo Libico a seguito di un concorso internazionale), sculture in legno, dipinti su tavola, gioielli in argento, ceramiche, preziosi acquerelli che sono quasi delle miniature.
La sua ricerca nel campo dell’arte non ha conosciuto limiti e si è evoluta assieme a lui accompagnandolo fino alla sua scomparsa, traendo spunto, persino durante la sua permanenza in ospedale, dall’umanità che lo circondava.
La sua esplorazione non si estendeva soltanto nel campo della tecnica, che ormai padroneggiava con estrema disinvoltura, concedendosi delle improvvisazioni come uno chef esperto nella propria cucina, ma anche e soprattuto nel campo dell’animo umano.
Le sue opere sono lo specchio di una società in evoluzione, un caleidoscopio che con le sue sfaccettature capta alcuni frammenti del mondo circostante e li ricompone sulla superficie pittorica secondo una propria unità espressiva.
Dalle opere di denuncia e di carattere politico degli anni ’70 e ’80, l’artista è passato ad esplorare le pieghe più intime dei sentimenti e delle contraddizioni dell’ umanità che lo circondava, a volte toccando nervi scoperti nei quali era facile riconoscersi.
Pino Mattone era una persona schiva, attenta e pronta a cogliere la realtà intorno per usarla come materia prima nelle sue opere.
Questa mostra offre la possibilità di compiere un piccolo viaggio nella sua fantasia e nella sua creatività, che non mancava mai di esercitare persino nelle cose pratiche e banali della vita quotidiana.
Spero che questo viaggio resti impresso nella vostra memoria stimolando l’interesse e la curiosità in ognuno di voi.
Lorenzo Mattone

L'Artista:
Pino Mattone nasce a Napoli il 13 aprile 1938 e si trasferisce quasi subito a Roma con il padre, Ercole Augusto Mattone e la madre Raffaellina Laudonio.
Si diploma come geometra a Roma ed inizia, già all’età di 19 anni, a lavorare prima a Milano e poi a Roma dove vince un concorso all’ufficio tecnico dell’INPS dove lavorerà fino al 1994.
La sua attività di artista inizia sin da piccolo come autodidatta, sia cimentandosi nel campo del disegno sia realizzando piccole sculture in legno e ceramica.
La sua prima mostra si inaugura nel 1964 e presenta una selezione di dipinti su tavola con olii e tecniche miste alla E.P.T. di Terni.
Segue, a distanza di quattro anni, una collettiva a Palazzo delle Esposizioni di Roma con 13 dipinti.
Nel 1974 l’artista organizza una personale al CIAK di Roma, con la presentazione del critico d’arte Duilio Morosini con il quale collaborerà in seguito in occasione di altri eventi.
Da allora si succedono una serie di mostre personali e collettive in varie sedi tra Roma, Milano ed altre città italiane.
La sua attività artistica si fonde spesso con l’impegno politico svolto in quegli anni di cui si sente l’influsso specialmente nelle opere tra gli anni ’60 e ’70.
Egli sosteneva di nascere come scultore, in realtà il suo lavoro di artista ha toccato innumerevoli campi della tecnica, dalla pittura ad olio, tempere, acquarello e acrilico fino alle incisioni su lastra, xilografia, litografia e serigrafie; dalle sculture in ferro, bronzo, legno e ceramica fino ai gioielli realizzati in argento e pietra, in un continuo mescolarsi di tecniche e sperimentazioni nuove.

Scompare a Roma nel maggio del 2010 lasciando una ricchissima eredità di opere realizzate in più di sessant’anni di febbrile attività.




Ufficio Stampa
Sonia Mazzoli