Nel corso dei suoi quasi ottocento anni di vita, l’Universita’ di Padova e’ venuta arricchendosi di un importante patrimonio di cimeli ed opere d’arte, segno della sua intensa e vivace attivita’ non solo culturale ma anche artistica.

Questa mostra focalizza l’attenzione sulle opere d’arte contemporanea conservate all’Universita’, e soprattutto sulla fiorente attivita’ edilizia ed artistica degli anni ’30-’40 del secolo scorso, la cui mente ordinatrice fu Carlo Anti - rettore all’Ateneo patavino dal 1932 al 1943 - che si avvalse della collaborazione di Gio Ponti (qui in veste di architetto, di designer e pittore, ma soprattutto di coordinatore e consigliere).

Ad una nutrita schiera di artisti - tra cui vanno citati almeno M. Campigli, M. Sironi, G. Severini, F. Ferrazzi, A. Martini - fu richiesto di decorare le sale del Palazzo del Bo e di Palazzo Liviano, che si arricchirono cosi’ di affreschi, pitture, sculture, mosaici, vetri, tutte opere d’arte che fanno di queste sedi universitarie un vero e proprio museo diffuso, quotidianamente “vissuto” da studenti e personale dell’Ateneo.

Gli anni di intenso lavoro artistico si concentrano tra il 1937 ed il 1943 ed hanno lasciato una ricchissima documentazione di lettere, atti ufficiali, contratti, appunti, conservati presso l’Archivio storico dell’Università: lo studio di questi materiali ha permesso di ricostruire il “dietro le quinte” dei lavori svolti, ossia quello stretto, vivace ed intenso rapporto che nasceva tra committente ed artista al momento della creazione dell’opera.

La mostra e’ stata ideata, preparata e allestita dal gruppo “fondatore” del progetto, formato da Irene Favaretto, Prorettore e Responsabile Scientifico, dall’arch. Vittorio Dal Piaz, Delegato del Rettore al riordino e alla valorizzazione degli Archivi Tecnici di Ateneo, dalla dott.ssa Pierangela Quaja, responsabile del Centro di Ateneo per i Musei, dalla dott.ssa Isabella Colpo, dall’arch. Alessandro De Paoli e dall’ing. Paola Valgimigli.

Studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia partecipano in prima persona a tale progetto, gestendo per intero l’apertura della mostra e le visite guidate.