Il successo più o meno contemporaneo dell’Arte Povera e della Transavanguardia, oltre agli sviluppi individuali che singolarmente presero i protagonisti di quel movimento, oscurarono la tendenza che invece merita sia l’attenzione che lo studio storico. Per il valore degli stessi artisti che vi presero parte e perché, al di là delle valutazioni soggettive, è stata ed è parte significativa dell’arte contemporanea. La linea dell’astrazione analitica ha ispirato e coinvolto anche le successive generazioni di artisti, che pur con le loro personali riletture poetiche, l’hanno portate avanti sino a oggi.

La prima mostra promossa dalla Fondazione, che avrà luogo nei mesi di marzo e aprile del 2004 e sarà in seguito allestita in altri spazi espositivi italiani ed europei, vuole richiamare appunto l’attenzione su questo movimento. In modo discreto e misurato, si pone come attenta premessa di una serie di esposizioni, raccolta di materiali, studi, pubblicazioni, che dovranno culminare in un futuro evento espositivo di grande impegno e approfondimento.
La mostra presenta quindi una selezione, parziale ma rigorosa, degli artisti italiani e stranieri di quella stagione, con opere storiche, a confronto, in catalogo, con opere recenti di ogni singolo autore.
In catalogo i contributi critici di Giorgio Bonomi, con la presentazione di Bruno Corà e un’antologia di testi storici di ogni pittore presente in mostra.

Se un filo unisce tutti gli artisti – i quali, pur tuttavia, si sono sempre presentati con tematiche soggettive e diversificate, tanto che non si può parlare di un vero e proprio “gruppo” – va segnalata però, almeno in via di ipotesi, una differenza di fondo tra il filone della Nuova Pittura e quello della Pittura analitica, che qui meglio definiamo come Astrazione analitica: da una parte, infatti, la prima mantiene toni “caldi”, esprime cioè tutta l’emotività propria dell’artista, mentre dall’altra, l’artista si spoglia di ogni liricità per assumere i toni “freddi” dell’analisi razionale.
La mostra vuole essere quindi anche un momento di approfondimento e di verifica di quest’ultima ipotesi, oltre che una prima iniziale rilettura storica del movimento.



Artisti presenti in mostra:

Alan CHARLTON, Paolo COTANI, Daniel DEZEUSE, Noël DOLLA, Ulrich ERBEN, Marco GASTINI, Winfred GAUL, Rupprecht GEIGER, Raimund GIRKE, Giorgio GRIFFA, Riccardo GUARNERI, Carmengloria MORALES, Claudio OLIVIERI, Pino PINELLI, Lucio POZZI, Thomas RAJLICH, Claudio VERNA, Claude VIALLAT, Jerry ZENIUK, Gianfranco ZAPPETTINI.