Il 23/24/25 Ottobre, al Castello dei Pico di Mirandola (MO) si terranno una serie di iniziative
succulente per tutti quanti amano i libri.
Nelle sale dell’Auditorium si terranno gli eventi del programma del Festival “Un castello di libri
– Vivere, fare, raccontare” giunto quest’anno alla sua terza edizione. L’iniziativa ripropone un
percorso di scoperta di novità editoriali e l’incontro con vari autori. Quest’anno si celebrano
inoltre due eventi importanti: il ventennale della caduta del muro di Berlino ed i
centocinquanta anni di attività della casa editrice Zanichelli. «Leggere – spiega l’Assessore
alla Promozione della Città e del Territorio Caterina Dellacasa – vuol dire andare lontano. Con
la fantasia, con il pensiero, crescendo, migliorando e imparando da mondi, visioni e idee
uguali o diversi. La rassegna è anche il tentativo di richiamare l’attenzione sul valore che la
lettura e l’oggetto stampato regalano alla crescita e alla formazione di ogni lettore e al suo
diritto ineluttabile di dire, sapere, fare e vivere liberamente».
Nelle sale del piano terra, ARIA (Associazione di Ricerca e Innovazione delle Arti) in
collaborazione con il Comune di Mirandola, allestirà un evento i cui protagonisti d’eccezione
sono i libri. Una mostra-laboratorio di Poesia Dorsale che altro non è se la concretizzazione
di “un amore visionario per i libri”.
La Poesia dorsale è un’idea di Silvano Belloni e Antonella Ottolina. Un’idea diventata
passione nel 2007 unendone due diverse quanto diverse sono le rispettive attitudini ed
esperienze. Infatti, Silvano Belloni è graphic designer e fotografo. Antonella Ottolina, invece, è
giornalista e si occupa di libri da più di 15 anni, precisazione d’obbligo per giustificare le
montagne di libri che ha accumulato in ogni centimetro di casa e della redazione.
Che cosa si vede in pigne di libri di altezze andine, al di là del pericolo di un crollo imminente?
All’occhio del fotografo non è sfuggita la bellezza casuale della successione di titoli.
La sfida è poi stata cercare di dare un senso alla sequenza dei dorsi “trasformandoli” in frasi e
pensieri.
Saranno esposte ventisei opere significative nel percorso di creazione della Poesia Dorsale
che indagano diversi temi e diverse soluzioni grafico-estetiche. A fianco della mostra, il
visitatore si trasformerà da spettatore in attore: un laboratorio di poesia dorsale sarà infatti
allestito con la possibilità, grazie alla presenza di libri, set fotografico e stazione stampa, per
ognuno di poter creare, e stampare la propria poesia dorsale. Ma non solo! A sottolineare
l’amore per il libro, per ciò che è e per ciò che contiene, uno spazio di Bookcrossing sarà
allestito all’interno del laboratorio. Sarà presente, a disposizione del pubblico, un’area
dedicata, ovvero una libreria in cui i visitatori potranno riporre i libri che vogliono “liberare” e
leggere quelli che altri hanno lasciato lì per loro; e tutto il materiale necessario alla liberazione
del libro: dalle etichette ai volantini esplicativi.
L’anima del BookCrossing si coniuga, così, perfettamente con l’idea della Poesia Dorsale:
questa collaborazione rappresenta un’opportunità unica per i visitatori e per i lettori di
avvicinarsi al “libro” ed alle sue più diverse sfaccettature, ponendolo al centro di uno scambio
o di una fotografia.