ore 22.00
POPUP! ARTE CONTEMPORANEA NELLO SPAZIO URBANO
IL LIBRO
EDITO DA FRANCO COSIMO PANINI EDITORE, MODENA 2010 (in allegato scheda completa)
Presentazione / video / istallazione del primo libro dedicato interamente al festival Pop Up! Un vero e proprio artbook di oltre 200 pagine, in cui immagini fotografiche, grafica e contributi autorevoli si alternano in un gioco di colori e forme sullo stile di una fanzine indipendente, segno della libertà creativa che muove il festival Pop Up! e i suoi protagonisti. Il progetto grafico realizzato dallo studio REAL DC traduce l’attitudine del festival e dei suoi protagonisti attraverso un linguaggio grafico dirompente, frutto di una ricerca stilistica che coglie le molteplici dinamiche della contemporaneità. Il libro frutto della collaborazione tra l’associazione culturale MAC e la Franco Cosimo Panini Editore, raccoglie in un cofanetto imperdibile anche le immagini di Rovina, istallazione ad opera dell’artista Ericailcane che ha riaperto al pubblico Porta Pia registrando un grande successo di pubblico e di critica. Il libro sarà in tutte le librerie a partire dal mese di agosto.
Una presentazione inedita, in perfetto stile POP UP!, con Pop Up! video: immagini e interviste del festival a cura di Serena Valietti, riprese Matteo Giacchella, editing montaggio Matteo Giacchella e Laura Piccinini, video graphic Real dc, mentre nel giardino di Porta Pia dorme indisturbato, solo per questa serata, ERMINIO IL GIGANTE ADDORMENTATO, la grande istallazione gonfiabile ad opera dell’artista Alleg.

dalle ore 23.00
BIG BANG BIG BOOM
WALL PAINTED ANIMATION AD OPERA DI BLU
La serata in un crescendo di immagini e suoni continua con la proiezione video dell’ultimo capolavoro di animazione dell’artista Blu, realizzato dipingendo i muri di molte città del mondo, tra cui quelli della fabbrica ex Angelini di Ancona. L’opera di Blu è opera pubblica per eccellenza: dal viaggio, alla ricerca del luogo perfetto, Blu lancia messaggi e lo fa per tutti, perché tutti senza filtro possano leggere. Lo fa attraverso un linguaggio schietto che fonde l’uomo e la natura in immagini poeticamente coraggiose, fatto di verità scottanti! Il festival Pop Up! offre all’artista la scena pubblica, un muro per i suoi muri, per la presentazione del suo nuovo attesissimo video BIG BANG BIG BOOM.

Dalle ore 24.00 al Lazzabaretto, ultimo appuntamento in programma in collaborazione con Arci Ancona, MAICOL&MIRCO dei Super Amici dipingono live il chioscho del Lazzabaretto alla Mole Vanvitelliana. A fine performance verra' estratto il piu' fortunato tra gli spettatori che sara' subito immolato al Dio Poseidone. Fumetti, allegria, gin tonic e sacrifici umani: tutto per una serata da favola. Incrociate le dita!

Franco Cosimo Panini Editore e MAC presentano il libro
POP UP! arte contemporanea nello spazio urbano



Si intitola POP UP! Arte contemporanea nello spazio urbano il primo libro interamente dedicato all’omonimo festival di street art di Ancona. Il volume, pubblicato da Franco Cosimo Panini Editore, sarà in tutte le librerie a partire dal mese di agosto, ma sarà presentato in anteprima venerdì 30 luglio 2010 ad Ancona, in occasione della proiezione del nuovo attesissimo video di animazione di Blu dal titolo BIG BAN BIG BOOM. L’evento, aperto al pubblico, si svolgerà presso Porta Pia alle ore 22.00 e rappresenta uno degli appuntamenti più attesi della terza edizione del festival POP UP!, in programma dal 26 giugno al 5 settembre 2010.

Il volume di oltre 200 pagine raccoglie tutte le opere realizzate per le prime due edizioni del festival e comprende anche l’attesissima creazione di Ericailcane che inaugurerà proprio l’edizione di quest’anno.
Un vero e proprio artbook in cui immagini fotografiche, grafica e contributi autorevoli si alternano in un gioco di colori e forme sullo stile di una fanzine indipendente, segno della libertà creativa che muove il festival POP UP!. Il progetto grafico realizzato dallo studio REAL DC traduce l’attitudine del festival e dei suoi protagonisti attraverso un linguaggio grafico dirompente, frutto di una ricerca stilistica che coglie le molteplici dinamiche della contemporaneità.

Il libro – frutto della collaborazione tra l’Associazione Culturale MAC e la Franco Cosimo Panini Editore – si fa così narrazione e testimonianza di un festival che in sole due edizioni ha ridisegnato la scenografia della città di Ancona con maestosi wallpaintings e interventi innovativi di street art sui pescherecci, istallazioni over size di poster art, eventi espositivi e convention, grazie alla partecipazione di artisti riconosciuti nel panorama internazionale dell’arte contemporanea.

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POP UP! arte contemporanea nello spazio urbano
è un progetto editoriale a cura di MAC - Manifestazioni Artistiche Contemporanee
Pubblicato da: Franco Cosimo Panini Editore
Redazione: Monica Caputo, Allegra Corbo, Lucia Garbini
Testi: Andrea Caputo, Luciano Garella, Marco Giovagnoli, Triata Manco, Andrea Nobili, Carlo Pesaresi, Giorgio Silvestrelli, Gabriele Tinti, Michele Trimarchi, Serena Valietti
Immagini: Virginia Capoluogo, Gianluca Cardoni, Silvia Casarella, Mauro Cionna, Luca Forlani, Giulio Garavaglia, Iko, Angelica Muzzi, Cian O’Doovan, Giorgio Silvestrelli, Massimo Tamberi, Tia, William Vecchietti, Tamara Vignati, Paolo Zitti.
Traduzioni: Heather Mackay Robert, Jacqueline Bruhnke, Lisa Marie Gelhaus
Graphic Design: REAL DC


Artisti presenti
108, Andreco, Arlen Austin, Bad Man Elite, Marco Baleani, Basik, Blast, Blu, Allegra Corbo, Damage, Dem, Marcel Dzama, Ericailcane, Estro, Honet, Juice Fondation, Kaos, Korvo, Les Dernier Cri, M-City, Mg Crew, Moneyless, Moon8Fusion Crew, Shiri Mordechay, One, Ozmo, Paper Resistance, Raymond Pettibon, Giacomo Piva, Poch, Elena Rapa, Rasklatt5, Run, Teresa Sdralevich, Maurizio Senatore, Stak, Sten&Lex, William Vecchietti, WK Interact, Yuri Romagnoli, Zosen

Lingua
Italiano/ Inglese

Blu

La città contiene, racchiude, accoglie - libera.
Le città traboccano – di noi -, anche quando sono piccole città, anche quando appartengono alla provincia. Le città sono uno specchio d’un umore, d’una esperienza che è la nostra, che è di coloro che in quella città ci vivono. Perché la città è civiltà (l’etimologia non a caso è la stessa, entrambi i termini, città e civiltà, derivano da civis) che fanno i cittadini.
Nella città si risiede infatti, si commercia, si amministra il potere - si vive.
Nella città si sta – spesso, ancora – divisi per tribù; si sta divisi per censo, colore della pelle, appartenenza ad un gruppo sociale che fa – anche se non la si vuole ammettere e non la si vuole escludente - quella differenza.
Si sta così quindi e si lotta per stare altrimenti. Perché “la città è (…) uno stato d'animo, un corpo di costumi e di tradizioni” (Robert Park), è una istituzione, una cultura. È – esiste - “in virtù della pluralità degli individui che la abitano e ne costituiscono la popolazione (anche la parola populus d’altronde ha la stessa origine [dal greco polis, città appunto])(René Guénon).
La città perciò attrae, spinge alla riflessione, rappresenta il territorio, l’attivante del poetico chiamando gli artisti – al di là del proprio stato di essere di quel momento - alla necessità di una sua messa in discussione, di una ridefinizione.
Blu interviene mosso da questa volontà, per segnare i luoghi – spesso le città com’è in questo caso per Ancona – e farne lo spazio cosciente del risiedere e dell’abitare. Segna Blu, interviene – anche se oramai non più da clandestino ma sicuro di un successo riconosciuto dal sistema dell’arte dal quale però preferisce rimanere outsider -, suscita, cerca il confronto con lo spazio urbano, lo vuole perché per un artista non si può farne a meno oggi, perché le città sono sempre più centri aggregatori, territori d’energia, nuclei espansivi di tutto ciò che c’è e che accade.
L’artista si rivolge ai muri quindi, all’anima delle città, sceglie il contatto diretto così da meglio vivere questa relazione fondamentale. L’artista segna entrando e contribuendo alla costruzione d’una topografia del mondo. Viaggia Blu infatti, vive i suoi interventi nel ritmo schizofrenico d’un movimento continuo e cerca. Cerca di riuscire a rappresentare di nuovo quei sogni che mai si era osato sognare (Edgar Allan Poe), rischia per poter inventarsi quei mondi che mai si era osato immaginare. Rischia d’artista naturalmente e lo fa con successo, traendo l’attivante – certo, com’è normale oggi che le immagini traboccano, sovrabbondano sino allo svuotamento di se stesse – da tutta una tradizione che pesa – c’è Haring in lui ma anche Orozco e tutto l’espressionismo d’avanguardia d’inizio XX secolo – ma con la quale riesce a confrontarsi con personalità e carattere. C’è tutta la pittura dietro ma non fa male e non disturba perché l’orizzonte – il suo orizzonte – è nuovo e sa autenticamente d’altro.


Gabriele Tinti