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Postmodern Conditions: Architectural (Non-)Education in the 1980s in Rome

I venerdì pomeriggio
I venerdì pomeriggio all’Istituto Svizzero sono dedicati ai nostri residenti. È un’occasione per il pubblico per conoscere in dettaglio i progetti ai quali stanno lavorando durante la residenza di quest’anno.

Postmodern Conditions: Architectural (Non-)Education in the 1980s in Rome

L’educazione architettonica durante gli anni Ottanta a Roma è caratterizzata da due tendenze contrastanti. Da un lato è presente un gruppo di rinomati architetti (Aymonino, Portoghesi, Purini, ecc.) che, attraverso progetti costruttivi ed esibizioni, contribuisce allo sviluppo di uno stile architettonico definito “postmodernista”. Dall’altro lato, gli studenti di questi “eroi” postmoderni sono costretti a competere con altri 12.000 per un libro in biblioteca o per un posto in aula. Mentre i loro professori sviluppano un discorso globale su uno stile architettonico, l’esperienza degli studenti degli anni Ottanta viene profondamente influenzata dagli effetti delle università di massa. Tenendo conto di queste sfide, quali tracce hanno lasciato i professori alla loro disciplina? E quali strategie hanno adottato gli studenti per accedere alla loro educazione?

La discussione prende avvio da uno schema diagrammatico dell’architettura postmodernista in Italia di Peter Lang. Avrà poi luogo una tavola rotonda con tre ex studenti di architettura presso l’Università La Sapienza di Roma: Francesco Careri, Amelia Roccatelli, e Lorenzo Romito. Attraverso l’accostamento di ampie narrazioni e precisi rendiconti, l’evento offre un percorso critico attraverso l’educazione architettonica degli anni Ottanta in Italia – dalla Strada novissima di Paolo Portoghesi presentata alla Biennale di Venezia 1980, alle proteste studentesche nazionali La pantera nel 1989-1990.

Evento organizzato da Patrick Düblin (Fellow Roma Calling 2020/2021).

Il talk si terrà in inglese e potrà essere seguito via web, su registrazione.
Per partecipare visitare il link zoom.

Francesco Careri è Professore Associato di Progettazione Architettonica e Urbana presso l’Università Roma Tre, dove dirige il Master Environmental Humanities e il Master Arti Performative e Spazi Comunitari. È co-fondatore di Stalker, con cui dal 1995 sperimenta azioni e ricerche nella città multiculturale. Dal 2006 tiene il corso di Arti Civiche che si svolge interamente camminando e interagendo con i fenomeni urbani emergenti. È autore di Constant. New Babylon, una Città Nomade (Testo & Immagine, 2001); Walkscapes. El andar como pràctica estética / Camminare come pratica estetica (Gustavo Gili, 2002, Einaudi 2006); Pasear detenerse (Gustavo Gili, 2016); e con Lorenzo Romito, Stalker/Campus Rom (Altrimedia, 2017).

Patrick Düblin ha studiato storia dell’arte e filosofia a Basilea e Berlino. È stato assistente scientifico della direzione del Kunstmuseum di Basilea. A partire dal 2016 insegna e conduce attività di ricerca presso l’Institute of Landscape and Urban Studies (LUS) del Politecnico Federale di Zurigo. È interessato alle interfacce tra l’arte, l’architettura, il paesaggio e l’urbanistica. A Roma lavora sulla sua dissertazione sul gruppo di artisti e architetti Stalker, la cui pratica si basa sulle caratteristiche spaziali e sociali di Roma contemporanea.

Peter Lang ex newyorkese, ora risiede a Roma. Laureato in architettura alla Syracuse University, ha conseguito il dottorato di ricerca in Studi Urbani e Storia Italiana alla New York University. La sua ricerca si concentra sui temi dell’utopia, del design radicale e dell’educazione alternativa. È stato professore di Teoria e Storia dell’Architettura presso il Royal Institute of Art di Stoccolma (2013-2019) e, in precedenza, Associate Professor in Architettura presso la Texas A&M (2001-2013). Lang ha fondato r-lab nel 2016, una piattaforma pubblica per la ricerca critica e la pratica creativa. Marvels and Catastrophes è un’iniziativa collettiva di r-lab, che conduce indagini investigative e performative sulla cultura del disastro. Lang è anche artista visivo, curatore e scrittore, e dal 1997 fa parte del gruppo di arti civiche Stalker, con sede a Roma.

Amelia Roccatelli è un architetto. Si è laureata a Roma nel 1993. Ha sempre lavorato come libera professionista. Durante gli anni di università ha fatto parte del gruppo Art Department, collaborando alla creazione di scenografie teatrali e istallazioni. Nel 1990 è stata tra i fondatori dello studio Il Mulino. Ha partecipato alle prime camminate del gruppo Stalker.

Lorenzo Romito è architetto, artista, attivista e curatore, lavora tra studi culturali, ambientali e urbani. È co-fondatore di Stalker (1995), Osservatorio Nomade (2001), Primaveraromana (2009), Biennale Urbana (2014) e NoWorking (2016). È stato insignito il Prix de Rome Architecte, Académie de France, Villa Medici, Roma (2000–2001). Il suo lavoro con Stalker è stato esposto e pubblicato in tutto il mondo tra cui: Biennale di Venezia 2014, 2008, 2000; Manifesta Biennale 2000; Quadriennale, Roma 2008; IABR Rotterdam 2008. Ha creato programmi educativi sul campo per TU Delft, IUAV Venezia, HEAD Genève, Parsons New School, New York, HFG Karlsruhe, ETH Zurigo, Roma Tre, HKK Stoccolma. Insegna al Master in Scienze Umane Ambientali, Roma Tre (2017), Master in Performance and Community Spaces, Palaexpo – Roma Tre (2019), Public Art presso NABA, Roma (2020), Scuola Urbanesimo Nomade (2017).

 
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27 novembre 2020

Postmodern Conditions: Architectural (Non-)Education in the 1980s in Rome

27 novembre 2020
architettura
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Orario di apertura
18.00
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