Giovedì 27 aprile alle ore 18,30 si inaugurerà a Torino, presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti in Via Accademia Albertina 6, la mostra del 5° Premio Internazionale di Scultura della Regione Piemonte - 2006, promosso dalla Regione Piemonte, organizzato dall’Associazione Piemontese Arte.

Il concorso - ad inviti - è rivolto a scultori nati dopo il 1° gennaio 1960 e si articola in due fasi finalizzate alla realizzazione di un’opera d’arte di grandi dimensioni che verrà collocata in uno spazio urbano con accesso al pubblico. Per il 2006 sono state individuate le aree di Via Galimberti angolo Via Addis Abeba a Biella e di Piazza Marconi ad Alessandria. Nella prima fase è stato richiesto agli artisti di proporre un progetto grafico dell’opera e di individuare in quale delle due aree disponibili si volesse operare. Successivamente la Commissione Giudicatrice si è riunita ed ha selezionato 26 progetti fra quelli pervenuti. Gli artisti sono quindi stati invitati a realizzare un bozzetto in scala idonea che sarà presentato nella mostra aperta al pubblico e riprodotto in catalogo. Fra i 26 bozzetti finalisti sono stati individuati i 2 vincitori del 5° Premio di Scultura della Regione Piemonte ai quali sarà assegnato un premio in denaro di 3.000,00 € ciascuno e che successivamente realizzeranno l’opera al vero su incarico e con finanziamento della Regione Piemonte. Sono previsti inoltre altri 3 premi in denaro per il secondo classificato (€ 1.500,00) e per il terzo ed il quarto a pari merito (€ 1.000,00).

In occasione dell’inaugurazione della mostra, saranno premiati gli artisti vincitori designati dalla Commissione composta da: Rita Marchiori, Direttore Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo della Regione Piemonte e dai critici e storici dell’Arte Luciano Caramel, Enrico Crispolti e Lea Mattarella.

Lo spirito del Premio intende valorizzare la progettazione e la realizzazione di opere plastiche con la precisa finalità di un corretto inserimento nel contesto ambientale, paesaggistico ed urbano.

Il processo recupera una tradizionale metodologia che, passando attraverso la produzione di un bozzetto tridimensionale in scala, trova poi la sua compiutezza nella realizzazione dell’opera definitiva.