Guido Guerzoni e Silvia Stabile
I diritti dei musei. La valorizzazione dei beni culturali nella prospettiva del rights management. Etas, 2004


Beni culturali: come coniugare la valorizzazione culturale e quella economica.

Nell¹era digitale, in un mondo in cui la comunicazione di contenuti è sempre più facile e determinante, il problema del diritto d¹autore è quanto mai sentito dalle istituzioni destinate alla gestione, alla tutela e alla valorizzazione delle opere d¹arte. Ancor di più se tali istituzioni, come capita in Italia, sono depositarie di opere ammirate e richieste in tutto il modo, le cui immagini sono materiale ambito per pubblicazioni divulgative, merchandising, immagini pubblicitarie, altre opere d¹arte, e tutto quanto i media siano in grado di assorbire. Come si comportano i musei italiani nei confronti di una risorsa così importante? Quali sono i risultati della legge Ronchey? In che modo il nostro patrimonio culturale può essere tutelato e valorizzato attraverso la gestione dei diritti di esclusiva sulle opere e sulle loro immagini? A questo genere di domande hanno cercato di rispondere Guido Guerzoni e Silvia Stabile con un libro incisivo che, oltre svelare i punti deboli del sistema italiano, può essere inteso come un efficacie strumento di analisi per professionisti impiegati nel settore pubblico, come in quello privato. L¹avvocato Stabile si è occupato di redigere un approfondito e chiaro testo metodologico e di commento sull¹attuale normativa italiana sul diritto d¹autore e sulle sue prospettive in relazione alle indicazioni dettate dalla World Property Right Organization. Guerzoni, docente di Progettazione e Management degli Archivi Digitali e Storia delle Istituzioni Artistiche presso l¹Università Bocconi di Milano, ha invece analizzato più direttamente il problema dei musei italiani mettendolo in relazione con quanto oggi avviene fuori dal nostro paese, anche nell¹area del Copyright. Trovano ampia trattazione casi specifici, come quelli di Corbis o Getty Image Center, le problematiche relative alle mostre itineranti, quelle relative alla diffusione nel web, per un testo che ha il pregio avere una prospettiva allargata e scattare un¹affidabile istantanea della situazione attuale. Testo che diventa ancora più interessante se lo si considera nell¹ottica della storicizzazione che forme d¹arte replicabili, digitali e non, come video e fotografia, stanno attraversando in questi anni. Un momento per riflettere su più livelli dunque, quello di musei e delle pinacoteche in primis, ma certamente anche quello legato agli archivi pubblici e privati, alle gallerie d¹arte, alle fondazioni, ai festival e a tutte quelle istituzioni che, occupandosi d¹arte, hanno a che fare con la diffusione di opere e contenuti artistici.