La mostra è dedicata a 14 artisti scomparsi e con i quali la galleria ha avuto rapporti in quanto ha realizzato delle loro mostre personali o retrospettive. Ciò nell’ambito degli appuntamenti in occasione della ricorrenza del 25° anniversario di attività della galleria. Gli artisti in questione sono:



Santi Alleruzzo - Alfonso Amorelli - Ugo Attardi - Enza Careri - Sebastiano Carta - Pippo Gambino - Tecla Iraci - Ibrahim Kodra - Alba Lo Verso - Willy Martinez - Guido Quadrio Carlo Scarpari - Antonio Toma - Tono Zancanaro.



Nella sua introduzione in catalogo scrive Francesco M. Scorsone: (…) Entriamo nella scena artistica palermitana in un momento in cui attraverso la televisione era possibile comprare dei quadri (d’autore o meno che fosse). Calano in quegli anni a Palermo mercanti romani e non che attraverso il mezzo televisivo e le aste pubbliche in alberghi lussuosi del capoluogo siciliano raccolgono a mani basse gran parte della disponibilità finanziaria dei siciliani con promesse di investimenti vertiginosi. Tra immature scomparse di artisti presenti in quel momento sulla scena italiana e altre fesserie di ogni genere, facevano comprare ai siciliani croste di ogni tipo (è più forte di noi. Non abbiamo mai perso il “gusto” di essere conquistati). Questi personaggi “mercanti senz’anima” ebbe a definirli una persona di mia conoscenza non si fecero scrupolo di alcunché. Mietevano quel che era possibile, senza mezzi termini ritornando poi alle loro sedi con le tasche piene di assegni, lasciando a noi, neofiti dell’arte la possibilità di raccogliere le briciole di una già spolverata tovaglia. Ma l’amore per l’arte era troppa eravamo e rimaniamo degli inappagati e inguaribili romantici. Ci bastava il sorriso di qualche generoso amico (pochi per la verità) a darci quella necessaria carica per non demordere, per non gettare la spugna. Ci credevamo proprio a quello che facevamo. Non so se il tempo ci ha dato ragione ma sono passati 25 anni da quando molto timidamente siamo comparsi inaugurando una mostra alla “Palazzina Cinese” era il 1982. E ci sembrava giusto al di la di come sono andate le cose (giacché siamo ancora presenti) dedicare una mostra a coloro i quali ci hanno accompagnato per parte della nostra attività offrendoci la possibilità attraverso i loro quadri, la loro amicizia, di stabilire un rapporto che nel tempo si è consolidato.