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Priscilla Pallante – Plastica vol.II, Spectrum
River of Trees presenta a Curva Pura ” Plastica vol.II, Spectrum “, il progetto sperimentale della giovanissima artista Priscilla Pallante, con una selezione di lavori che uniscono la sua sperimentazione a cavallo tra fotografia contemporanea, istallazione e suono.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
River of Trees è lieta di presentare a Curva Pura " Plastica vol.II, Spectrum ", il progetto sperimentale della giovanissima artista Priscilla Pallante, con una selezione di lavori che uniscono la sua sperimentazione a cavallo tra fotografia contemporanea, istallazione e suono.
Plastica vol.II, Spectrum
“Plastica” è un meccanismo stratificato, vari piani vi si sovrappongono e vi si intersecano, creando una nuova dimensione nella quale invisibile e materia, reale e virtuale, suono ed immagine coesistono ed i loro confini appaiono sfocati; è un’incubatrice di disturbo sensoriale: la visione è inquinata dalla presenza del suono e l’ascolto alterato dalla visione e dalla sovrapposizione di esperienze uditive.
“Plastica” è la visualizzazione di un processo, è un’idea che diviene oggetto attraverso l’uso di un software di CAD e della stampa 3D, per poi ripiombare in una dimensione virtuale attraverso l’oggetto fotografico, in un processo ciclico nel quale fotografia e nuove tecnologie interagiscono al fine di trasformare un inganno in verità.
“Plastica” è ricerca ossessiva della rappresentazione, un tentativo di tradurre in immagine ciò che è privo di forma, è il materiale di cui si veste l’invisibile per farsi oggetto e conferire consistenza a mondi che non esistono, individuando nelle nuove tecnologie l’alleato migliore.
In “Spectrum” lo studio di spettri audio è il punto di partenza per una rappresentazione fotografica del suono. Attraverso la decomposizione di ogni spettro in brevi intervalli temporali, strutture ricorrenti appaiono ripetersi centinaia di volte in uno stesso diagramma. Queste “immagini” divengono la base per una libera interpretazione di linee in (pre)oggetti architettonici virtuali, poi resi fisici grazie alla stampa 3D.
Ed è a questo punto che il mezzo fotografico può intervenire, grazie alla presenza di un oggetto fisico con il quale entrare in contatto: l’oggetto 3D viene inserito in istallazioni temporanee costruite in studio e plasmate in base alle caratteristiche dello spettro audio, con l’obiettivo di produrre oggetti fotografici che sono il risultato di una ricomposizione di ciò che inizialmente era stato decomposto, “Paesaggi sonori” che pretendono di essere mondi possibili e credibili e di cui la fotografia è unica testimone.
“Plastica vol.II, Spectrum” è stato realizzato in collaborazione con tre musicisti emergenti romani:
D1;#1: Bez Yorke, “Another world”
D1;#2: Bez Yorke, “Maybe I’m the wind”
D1;#3: Bez Yorke, “Our love”
D2;#1: La macchina del fango, “L’uomo immaginario”
D2;#2: La macchina del fango, “Questa è la macchina del fango”
D2;#3: La macchina del fango, “Il terzo stato”
D3;#1: Vavilov, “Don Chisciotte”
D3;#2: Vavilov, “Etere”
D3;#3: Vavilov, “Pasternak”
Bio
Priscilla Pallante è una giovane visual artist originaria di Roma. Ha conseguito il Diploma accademico di I livello in fotografia nel 2016, presso l’Istituto Europeo di Design. Qui è iniziata la sua ricerca personale sul rapporto tra fotografia e nuove tecnologie e su nuove strategie di rappresentazione di ciò che non è rappresentabile.
La sua curiosità l’ha condotta ad un approccio multidisciplinare e all’istallazione come forma ideale di contaminazione.
Nelle sue indagini l’attenzione si sposta dal prodotto finale all’intero processo di realizzazione, individuando nella trasformazione di un’idea in oggetto fotografico il centro della sua ricerca.
www.priscillapallante.com
Plastica vol.II, Spectrum
“Plastica” è un meccanismo stratificato, vari piani vi si sovrappongono e vi si intersecano, creando una nuova dimensione nella quale invisibile e materia, reale e virtuale, suono ed immagine coesistono ed i loro confini appaiono sfocati; è un’incubatrice di disturbo sensoriale: la visione è inquinata dalla presenza del suono e l’ascolto alterato dalla visione e dalla sovrapposizione di esperienze uditive.
“Plastica” è la visualizzazione di un processo, è un’idea che diviene oggetto attraverso l’uso di un software di CAD e della stampa 3D, per poi ripiombare in una dimensione virtuale attraverso l’oggetto fotografico, in un processo ciclico nel quale fotografia e nuove tecnologie interagiscono al fine di trasformare un inganno in verità.
“Plastica” è ricerca ossessiva della rappresentazione, un tentativo di tradurre in immagine ciò che è privo di forma, è il materiale di cui si veste l’invisibile per farsi oggetto e conferire consistenza a mondi che non esistono, individuando nelle nuove tecnologie l’alleato migliore.
In “Spectrum” lo studio di spettri audio è il punto di partenza per una rappresentazione fotografica del suono. Attraverso la decomposizione di ogni spettro in brevi intervalli temporali, strutture ricorrenti appaiono ripetersi centinaia di volte in uno stesso diagramma. Queste “immagini” divengono la base per una libera interpretazione di linee in (pre)oggetti architettonici virtuali, poi resi fisici grazie alla stampa 3D.
Ed è a questo punto che il mezzo fotografico può intervenire, grazie alla presenza di un oggetto fisico con il quale entrare in contatto: l’oggetto 3D viene inserito in istallazioni temporanee costruite in studio e plasmate in base alle caratteristiche dello spettro audio, con l’obiettivo di produrre oggetti fotografici che sono il risultato di una ricomposizione di ciò che inizialmente era stato decomposto, “Paesaggi sonori” che pretendono di essere mondi possibili e credibili e di cui la fotografia è unica testimone.
“Plastica vol.II, Spectrum” è stato realizzato in collaborazione con tre musicisti emergenti romani:
D1;#1: Bez Yorke, “Another world”
D1;#2: Bez Yorke, “Maybe I’m the wind”
D1;#3: Bez Yorke, “Our love”
D2;#1: La macchina del fango, “L’uomo immaginario”
D2;#2: La macchina del fango, “Questa è la macchina del fango”
D2;#3: La macchina del fango, “Il terzo stato”
D3;#1: Vavilov, “Don Chisciotte”
D3;#2: Vavilov, “Etere”
D3;#3: Vavilov, “Pasternak”
Bio
Priscilla Pallante è una giovane visual artist originaria di Roma. Ha conseguito il Diploma accademico di I livello in fotografia nel 2016, presso l’Istituto Europeo di Design. Qui è iniziata la sua ricerca personale sul rapporto tra fotografia e nuove tecnologie e su nuove strategie di rappresentazione di ciò che non è rappresentabile.
La sua curiosità l’ha condotta ad un approccio multidisciplinare e all’istallazione come forma ideale di contaminazione.
Nelle sue indagini l’attenzione si sposta dal prodotto finale all’intero processo di realizzazione, individuando nella trasformazione di un’idea in oggetto fotografico il centro della sua ricerca.
www.priscillapallante.com
08
marzo 2018
Priscilla Pallante – Plastica vol.II, Spectrum
Dall'otto marzo al 06 aprile 2018
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CURVA PURA
Roma, Via Giuseppe Acerbi, 1a, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Acerbi, 1a, (Roma)
Orario di apertura
giovedì 10-16 e su appuntamento
Vernissage
8 Marzo 2018, h 18:30
Autore
Curatore