* Arte-spam



Consapevolezza della nostra realtà sociale volta alla continua erogazione d’informazioni inviate senza nostra esplicita richiesta.

Arte-spam è un progetto che nasce all’interno dell’evento ModArt promosso e curato da 10 anni dalla galleria Monogramma (via Margutta n. 57 Roma) al fine di creare un trait d'union tra arte e moda.

* Cos’è lo spam…?



Invio seccante di uno stesso messaggio (annunci pubblicitari o catene di S.Antonio) ad un gran numero di utenti contemporaneamente, via e-mail o newsgroups.

* Cos’è l’anti-spam…?



Insieme di procedure atte a impedire che il proprio indirizzo e-mail venga utilizzato senza consenso per inviare spam.

Queste procedure, sono una sorta di protezioni che permettono di visionare l'elenco dei messaggi ritenuti indesiderati prima di scaricarli, e per poi cancellarli.

* Perché arte-spam…?

In una società in cui vengono inviate informazioni in continuazione, spesso abbiamo bisogno di una protezione che riesca a distinguere quelle indesiderate o nocive.

Arte: filtro, rete spugnosa che assimila, analizza, discute e rigenera le informazioni inviate dalla civiltà spammer.

Moda: spericolata finestra aperta sulla realtà; mano aperta che indiscriminatamente raccoglie il vissuto-spam rimangiandolo, ricucendolo per poi disfarsene in un limitato arco di tempo.

* Perché arte e moda…?



Per cercare un dialogo, un rapporto dialettico tra il ruolo significante dell’arte e il ruolo formale della moda, un incontro tra la frettolosità della moda e la velocità iconografica dell’arte.

Per il valore espressivo dell’arte che può completare la moda e per l’aspetto meramente estetico e nettamente più superficiale della moda che può completare l’arte.

* Come arte e moda…?



L’arte e la moda corrono su due vie parallele, trovano incontro nella medesima ansia del rappresentare.

* Perché la performance?



Per la circoscrizione temporale insita nella performance.

Per il gesto semplice e interattivo della performance.

Per la congiunzione di arte e vita, quale unione, ora e adesso, di gesto e realtà.

* Perché Silvia Zagni…?



Per l’informazione insita nell’opera

Per l’ideazione

Per la riflessione

Per l’introspezione

Per la poesia

Per la consapevolezza di una realtà

* …e perchè Paolo Angelosanto…?



Per la forma che dà plastica all’informazione

Per la tangibilità

Per la riconoscibilità

Per l’interazione

Per l’usabilità

Per la consapevolezza di una verità

”…la realtà dell’opera d’arte coincide con ciò che essa è secondo che sia o no eseguita; la sua verità sta in ciò che essa vuol essere, e che diviene appunto attraverso l’esecuzione: l’oggetto estetico, quell’oggetto cui noi ci riferiamo implicitamente per parlare dell’opera e anche per valutarne l’esecuzione…”.

(Mikel Dufrenne, Fenomenologia dell’esperienza estetica, Lerici editore, Roma 1969, p.73.)