Il progetto, nato da un'idea di Elena Privitera[1][1], si prefiggeva lo scopo di favorire l'accesso e la visibilita' delle donne al mondo della creatività, cercando di rimuovere gli ostacoli alla presenza femminile, tuttora radicati nel mondo contemporaneo non solo nell'arte, cercando quindi di favorire, attraverso eventi espositivi e percorsi formativi la loro visibilita', la diffusione della cultura artistica delle donne e infine l'incontro generazionale.

L'edizione del Progetto Maionese 2006 intende in vari modi ricucire un ponte col passato.

Fin dal titolo (ReMake) si esplicita la volontà di attuare un volo nel tempo: - sia con uno spirito di autoreferenzialità tutto interno al progetto; - sia veicolando un rapporto con l'arte del passato e quindi, ricercando cortocuiti visivi che possano stabilire nuove relazioni comunicative.



Il titolo è un omaggio alla cultura cinematografica ed è occasione di traslare metodologicamente un metodo caro ad essa.

Make-Up - Ready-Made - REMake... nei giochi di parole possiamo intravedere già alcune delle possibili valenze di rimando insite nel titolo.

Se make-up, con tutta evidenza, parla di donne, di immagine... Ready-Made è riferimento diretto all'arte duchampiana e quindi ad una figura centrale della modernità e allo scardinamento dei valori tradizionali. Rem... ovvero i rimandi nella sfera mentale, del sonno, del sogno.



Il progetto prevede il coinvolgimento di circa 30 artiste che si caratterizzano per scelte tematico/stilistiche e identità culturale e anagrafica.

La scelta delle artiste è affidata a un team di critici che operano nel territorio non solo nazionale (docenti di critica d'arte - curatori di mostre d'arte contemporanea - giornaliste/i di settore : flash art - crudelia - cult - ...[2][2]) e si affideranno per questo all'ampio archivio gia' presente in rete nel sito dell'E.P.A. (http://www.epa.it).



La regia del progetto è affidata all'En Plein Air (Elena Privitera e Marco Filippa).

Ad ogni artista coinvolta verrà affidato un compito preciso: mediante un portfolio di immagini e testi storico-critici, relativi ad un'opera d'arte del passato, l'artista sarà invitata ad elaborare, nella sua cifra stilistica un lavoro che RiElabori l'opera del passato.

Ad ogni opera (che sia scultura, pittura, fotografia, installazione, performance,...) verrà affiancata, con supporti multimediali o cartacei, l'immagine/i rielaborata/e.



ReMake vuole quindi essere, nelle forme e nei modi in cui si realizzerà, un progetto sinergico in cui un team di persone opera finalizzando il proprio lavoro ad un risultato non meramente espositivo e, come ogni mostra che non si esaurisca in se stessa, potrà sviluppare nuove direzioni nella ricerca visiva contemporanea divenendo l'annuncio, l'eco anticipato, per l'edizione del decennale del Progetto Maionese 2007.