Domenica 27 novembre 2022, alle ore 15.30, nella Sala del Refettorio dell’Abbazia di Pomposa, il musicista SEBASTIANO SEVERI eseguirà la composizione del Maestro GILBERTO CAPPELLI “Quattro Meditazioni per Don Otello”, all’interno del contesto espositivo dedicato all’artista MARISA ZATTINI e alla sua opera installativa Alberi - La foresta che è in noi. Introduce l’incontro il Direttore SERENA CILIANI.
SEBASTIANO SEVERI, alla presenza del compositore, eseguirà le Quattro Meditazioni. L’interpretazione complessiva è della durata di 32 minuti circa. Si tratta dell’ultima composizione del Maestro Gilberto Cappelli: un omaggio allo zio sacerdote, direttore storico di un coro a Predappio Alta e a Forlì. Don Otello, ci racconta Gilberto Cappelli, era uomo di spiccate qualità musicali, una cara e preziosa presenza nella vita del nostro compositore sin da quando era bambino. Le prime tre Meditazioni sono state composte nel settembre scorso mentre l’ultima porta la data dell’11 ottobre 2021. Sulla rivista n.97 “GRAPHIE” (XXIII del 2021) sono riprodotte in anastatica due pagine degli spartiti scritti a mano dall’Autore, perché in arte tutto si lega e tutto contribuisce ad ampliare e comprendere meglio il valore di ciò che accade intorno a noi.
Relativamente all’installazione di MARISA ZATTINI, ricordiamo che si tratta di alte presenze arboree – 22 tronchi che vanno dai 3 ai 5 metri di altezza, dall’apparente corteccia combusta – ognuna delle quali identificata mediante la presenza di una lettera ebraica dorata.
La riconoscibilità dell’alfabeto ebraico richiama la tradizione ermeneutica, in particolare quella biblica. Il linguaggio sonoro dal vivo, anche se estraneo a quest’opera, sollecita nuove interpretazioni mediante percezioni emozionali, vibrazioni capaci di coniugare arte contemporanea e nuove sonorità. Un’esperienza sinestetica, emotiva e interpretativa, che si inserisce nel contesto di un’esposizione di arte contemporanea, in uno spazio architettonico antico, dove spicca il ciclo di affreschi trecenteschi dell’antica Sala del Refettorio che si affaccia sul chiostro dell’Abbazia di Pomposa.