La LM Gallery presenta la mostra "Rainy-Day Canapè", che porterà per la prima volta in Italia i lavori di un gruppo di artiste donne: Stephanie Hier (1992, Toronto) , Tess Williams (1985, Londra), Hannah Sophie Dunkelberg ( 1987, Bonn), Tahnee Lonsdale (1983, Londra), e Yelena Popova (1978, Urali) provenienti non solo da diverse aree geografiche, ma anche da esperienze artistiche totalmente differenti, che spaziano dalla pittura alla scultura.
La mostra vuole raccontare la visione di una nuova generazione di artiste donne che raccontano la propria contemporaneità da una prospettiva tutta femminile, da cui traspare un approccio profondo, intimista e sensuale.
La dimensione privata dell'esposizione è però contrastata dalla dimensione delle opere presenti, tutte di medio e grande formato. Il forte impatto scenografico ed emotivo dei dipinti costringe chi osserva a soffermarsi per uno sguardo lento e attento, senza comunque privarlo del godimento estetico che l'opera d'arte offre.
Rainy-Day Canapè fa riferimento al titolo di un'opera di Dorothea Tanning, celebre pittrice, scultrice e poetessa, conosciuta per i suoi lavori surrealisti, di cui ha poi sfidato i limiti per superarli. Dopo una fase iniziale di maggior manierismo pittorico, vissuta all'ombra della figura del marito Max Ernst, la Tenning ha trasposto ambiguità e pulsioni surrealiste in un linguaggio personale e innovativo, che nella scultura ha trovato la forma ideale. Alla ricerca di una emancipazione dalla pittura precedente, i successivi risvolti della sua indagine hanno condotto a esiti inaspettati: ancora influenzata dal Surrealismo, ha però cercato una poetica che emancipasse anche il ruolo della donna nell'arte - al tempo ai margini - e che di questo esser donna portasse i segni nella forma stessa dell'opera: linee sinuose e aggrovigliate, silhouette morbide e cascanti costruiscono l'iconografia di una mano marcatamente e volutamente femminile, dai tratti curvilinei e sensuali.
La stessa sensualità si ritrova nei lavori delle cinque artiste in mostra, nelle quali è palpabile una femminilità non tenera, ma audace e carnale seppur sempre elegante. Tutte caratterizzate da una pratica non accademica e fortemente soggettiva, Hier, Popova, Dunkelberg, Williams e Lonsdale instaurano nello spettatore la necessità di interrogarsi su temi che riguardano la vita domestica, i rapporti sociali e sentimentali e l'appropriazione di pratiche tradizionali più popolari come il cucito, riprese qui ad esempio da Tess Williams.
I lavori in mostra ci pongono di fronte a mondi fatti di cromie calde e forme morbide e flessuose, apparantemente confortevoli, ma che tuttavia rivelano una realtà tutt'altro che rassicurante.
La mostra si avvarrrà del contributo critico di Domenico De Chirico.