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Racconti selvatici
Saranno esposte opere pittoriche prodotte da una selezione di giovani artisti noti a livello nazionale, scelti tra quelli che, partendo dalla necessità della figurazione, utilizzano il medium pittorico con impeto gestuale, esprimendo così le inquietudini e gli stati d’animo derivanti dal problematico rapporto dell’uomo contemporaneo con la natura e la società
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“RACCONTI SELVATICI” a cura di Andrea Lacarpia
Artisti: Silvia Argiolas, Silvia Mei, Piero ½ Botta, Guido Pecci
Galleria delle Battaglie – Brescia
Inaugurazione: sabato 31 marzo 2012 ore 18.30
Durata della mostra: dal 31 marzo al 10 maggio 2012
Sabato 31 marzo 2012 inaugura la mostra collettiva, intitolata Racconti selvatici, presso la
Galleria delle Battaglie di Brescia. Saranno esposte opere pittoriche prodotte da una selezione
di giovani artisti noti a livello nazionale, scelti tra quelli che, partendo dalla necessità della
figurazione, utilizzano il medium pittorico con impeto gestuale, esprimendo così le inquietudini
e gli stati d'animo derivanti dal problematico rapporto dell'uomo contemporaneo con la natura e la
società.
”Racconti selvatici”: La narrazione del mondo, tra mitologia e realtà quotidiana, è uno degli
elementi determinanti nell’arte degli ultimi anni. Il racconto per immagini ritrova nella pittura un
mezzo adatto ad oggettivare con immediatezza la percezione delle esperienze vissute in prima
persona. Nella gestualità più arcaica, utilizzata per ricreare nel modo più spontaneo e istintivo
le figure della realtà quotidiana, rivivono i miti antichi e moderni, sempre avidi di riallacciare il
rapporto dell’uomo con la natura. Nel panorama dell’arte contemporanea la libertà di utilizzo,
da parte degli artisti, di un media rispetto ad un altro, è cosa oramai assodata e consolidata.
L’utilizzo del mezzo pittorico non è più la scontata conformazione a una prassi storica, ma
diviene una scelta ben precisa, mossa da particolari urgenze espressive, che ritrovano la
propria naturale concretizzazione nella semplice disposizione di materia colorata su un supporto
bidimensionale. Nella spontaneità del gesto le forme ritrovano la propria essenza che, spogliata
dalle interpretazioni razionali e dalle griglie morali, torna a vivere una realtà solida. Come
nella ritualità degli antichi misteri, la consapevolezza integrale del proprio essere è ottenibile
attraverso l’emersione del rimosso, dell’incubo e degli istinti primari, che vengono così reintegrati
come energie salvifiche provenienti dalla materia magmatica del subconscio. Il rapporto con la
sessualità, i desideri inconsci, la morte e il panico emergono nei dipinti degli artisti della mostra
Racconti selvatici, per i quali la creazione ritrova la propria dimensione dionisiaca.
Silvia Argiolas descrive delle visioni stranianti, quasi lisergiche, nelle quali le forze della natura,
e gli stati emotivi e psichici che ne derivano, sono personificate da creature ibridate tra l’umano,
l’animale e il vegetale. Con una pittura dalla gamma cromatica acida, gestuale e descrittiva allo
stesso tempo, l’artista mostra luoghi mentali sospesi in uno spazio tempo indefinito, nei quali la
realtà razionale cede il passo a diversi stati di coscienza. Il corpo diviene luogo di trasformazioni,
posto al centro di scene che sembrano descrivere antichi rituali sciamanici, nei quali emergono
anche gli aspetti più cupi e irrazionali della natura, trasformati in forze salvifiche.
Silvia Argiolas nasce a Cagliari nel 1977, vive e lavora a Milano.
Silvia Mei esplora con audacia i territori del grottesco, enfatizzando i ghigni e le imperfezioni dei
suoi personaggi, resi con una pittura istintiva, diretta e senza abbellimenti superficiali, ma nello
stesso tempo leggera e ironica per i toni quasi fiabeschi della narrazione. L’artista, nel suo vasto
repertorio di ritratti immaginari, supera la divisione delle categorie del bello e del brutto, rendendo
buffi e rassicuranti anche i volti e i corpi più deformati, senza concessioni all’estetica artefatta da
rivista patinata, ma liberando quella “bellezza convulsiva” tanto amata dai surrealisti.
Silvia Mei nasce a Cagliari nel 1985, vive e lavora a Milano.
Piero ½ Botta, con una pittura corposa e sensuale, compone ampie forme costituite da un caos di
segni e sovrapposizioni materiche che si stagliano su un fondo completamente bianco. Sono chiari
i riferimenti al corpo umano, reso nella sua prorompente dimensione fisica, senza idealizzazioni.
Le membra rappresentate si sfaldano e si metamorfizzano, lasciando spazio alla rivelazione
del corpo a corpo messo in atto dall’artista nel suo prendere possesso dello spazio della tela
attraverso la materia pittorica.
Piero ½ Botta nasce a Fermo nel 1977, vive e lavora tra Milano e Londra.
Guido Pecci rappresenta più figure, forme, segni e simboli che dialogano nella superficie pittorica,
dalla gamma cromatica fresca e luminosa, in una commistione di tecniche e codici linguistici
diversi. I toni a prima vista leggeri e pop s’intrecciano alla complessità psicologica dei temi trattati.
Compaiono spesso riferimenti al delicato passaggio dall’introversione all’apertura al mondo
esterno, quindi alle problematiche tipiche dell’adolescenza, ma anche a quelle di chi, in età adulta,
non riesce ad abbandonare il mondo illusorio dei giochi infantili.
Guido Pecci nasce ad Alatri nel 1975, vive e lavora tra Roma e Alatri.
GALLERIA DELLE BATTAGLIE
Via delle Battaglie 69/a, Brescia
Tel e Fax 030/3759033 cell. 335/5853121
Orari: mart-sab 10.30 - 12.30 e 16 – 19.30
www.galleriabattaglie.it
galleria@galleriabattaglie.it
Artisti: Silvia Argiolas, Silvia Mei, Piero ½ Botta, Guido Pecci
Galleria delle Battaglie – Brescia
Inaugurazione: sabato 31 marzo 2012 ore 18.30
Durata della mostra: dal 31 marzo al 10 maggio 2012
Sabato 31 marzo 2012 inaugura la mostra collettiva, intitolata Racconti selvatici, presso la
Galleria delle Battaglie di Brescia. Saranno esposte opere pittoriche prodotte da una selezione
di giovani artisti noti a livello nazionale, scelti tra quelli che, partendo dalla necessità della
figurazione, utilizzano il medium pittorico con impeto gestuale, esprimendo così le inquietudini
e gli stati d'animo derivanti dal problematico rapporto dell'uomo contemporaneo con la natura e la
società.
”Racconti selvatici”: La narrazione del mondo, tra mitologia e realtà quotidiana, è uno degli
elementi determinanti nell’arte degli ultimi anni. Il racconto per immagini ritrova nella pittura un
mezzo adatto ad oggettivare con immediatezza la percezione delle esperienze vissute in prima
persona. Nella gestualità più arcaica, utilizzata per ricreare nel modo più spontaneo e istintivo
le figure della realtà quotidiana, rivivono i miti antichi e moderni, sempre avidi di riallacciare il
rapporto dell’uomo con la natura. Nel panorama dell’arte contemporanea la libertà di utilizzo,
da parte degli artisti, di un media rispetto ad un altro, è cosa oramai assodata e consolidata.
L’utilizzo del mezzo pittorico non è più la scontata conformazione a una prassi storica, ma
diviene una scelta ben precisa, mossa da particolari urgenze espressive, che ritrovano la
propria naturale concretizzazione nella semplice disposizione di materia colorata su un supporto
bidimensionale. Nella spontaneità del gesto le forme ritrovano la propria essenza che, spogliata
dalle interpretazioni razionali e dalle griglie morali, torna a vivere una realtà solida. Come
nella ritualità degli antichi misteri, la consapevolezza integrale del proprio essere è ottenibile
attraverso l’emersione del rimosso, dell’incubo e degli istinti primari, che vengono così reintegrati
come energie salvifiche provenienti dalla materia magmatica del subconscio. Il rapporto con la
sessualità, i desideri inconsci, la morte e il panico emergono nei dipinti degli artisti della mostra
Racconti selvatici, per i quali la creazione ritrova la propria dimensione dionisiaca.
Silvia Argiolas descrive delle visioni stranianti, quasi lisergiche, nelle quali le forze della natura,
e gli stati emotivi e psichici che ne derivano, sono personificate da creature ibridate tra l’umano,
l’animale e il vegetale. Con una pittura dalla gamma cromatica acida, gestuale e descrittiva allo
stesso tempo, l’artista mostra luoghi mentali sospesi in uno spazio tempo indefinito, nei quali la
realtà razionale cede il passo a diversi stati di coscienza. Il corpo diviene luogo di trasformazioni,
posto al centro di scene che sembrano descrivere antichi rituali sciamanici, nei quali emergono
anche gli aspetti più cupi e irrazionali della natura, trasformati in forze salvifiche.
Silvia Argiolas nasce a Cagliari nel 1977, vive e lavora a Milano.
Silvia Mei esplora con audacia i territori del grottesco, enfatizzando i ghigni e le imperfezioni dei
suoi personaggi, resi con una pittura istintiva, diretta e senza abbellimenti superficiali, ma nello
stesso tempo leggera e ironica per i toni quasi fiabeschi della narrazione. L’artista, nel suo vasto
repertorio di ritratti immaginari, supera la divisione delle categorie del bello e del brutto, rendendo
buffi e rassicuranti anche i volti e i corpi più deformati, senza concessioni all’estetica artefatta da
rivista patinata, ma liberando quella “bellezza convulsiva” tanto amata dai surrealisti.
Silvia Mei nasce a Cagliari nel 1985, vive e lavora a Milano.
Piero ½ Botta, con una pittura corposa e sensuale, compone ampie forme costituite da un caos di
segni e sovrapposizioni materiche che si stagliano su un fondo completamente bianco. Sono chiari
i riferimenti al corpo umano, reso nella sua prorompente dimensione fisica, senza idealizzazioni.
Le membra rappresentate si sfaldano e si metamorfizzano, lasciando spazio alla rivelazione
del corpo a corpo messo in atto dall’artista nel suo prendere possesso dello spazio della tela
attraverso la materia pittorica.
Piero ½ Botta nasce a Fermo nel 1977, vive e lavora tra Milano e Londra.
Guido Pecci rappresenta più figure, forme, segni e simboli che dialogano nella superficie pittorica,
dalla gamma cromatica fresca e luminosa, in una commistione di tecniche e codici linguistici
diversi. I toni a prima vista leggeri e pop s’intrecciano alla complessità psicologica dei temi trattati.
Compaiono spesso riferimenti al delicato passaggio dall’introversione all’apertura al mondo
esterno, quindi alle problematiche tipiche dell’adolescenza, ma anche a quelle di chi, in età adulta,
non riesce ad abbandonare il mondo illusorio dei giochi infantili.
Guido Pecci nasce ad Alatri nel 1975, vive e lavora tra Roma e Alatri.
GALLERIA DELLE BATTAGLIE
Via delle Battaglie 69/a, Brescia
Tel e Fax 030/3759033 cell. 335/5853121
Orari: mart-sab 10.30 - 12.30 e 16 – 19.30
www.galleriabattaglie.it
galleria@galleriabattaglie.it
31
marzo 2012
Racconti selvatici
Dal 31 marzo al 10 maggio 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELLE BATTAGLIE
Brescia, Via Delle Battaglie, 69A, (Brescia)
Brescia, Via Delle Battaglie, 69A, (Brescia)
Orario di apertura
mart-sab 10.30 - 12.30 e 16 – 19.30
Vernissage
31 Marzo 2012, h 18.30
Autore
Curatore