La mostra è una collettiva organizzata dal Centro Fotografico Blow Up, associazione di fotoamatori, attiva su Roma da 25 anni, L'origine del nome è certamente un omaggio al fotografo del film di Antonioni da parte di un gruppo di amici appassionati di fotografia. Lo scopo associativo è, come sempre per questo tipo di entità, la diffusione della cultura fotografica, ma dietro questa sintesi si nasconde una realtà organizzativa fatta nel tempo di mostre, proiezioni, concorsi, dibattiti, corsi di addestramento alla fotografia anche portati in ambiti scolastici, sia sotto il profilo della ripresa sia sotto quello dello sviluppo e della stampa, ora aggiornato alle moderne tecnologie digitali senza abbandonare la cultura della foto tradizionale.