Radicale e’ un termine coniato alla fine degli anni ‘60, per identificare quei gruppi di architetti e designer che volevano modificare “radicalmente” i concetti, le metodiche, le forme, le finalità architettoniche tradizionali. Partendo dalle loro esperienze e soprattutto uniti da un principio di comune partecipazione, questi gruppi tra cui Superstudio, UFO, Archizoom, e personaggi del calibro di Ettore Sottsass e Gianni Pettena, riescono a stabilire un rapporto tra le esigenze di tipo umano e le finalità di tipo progettuale. L’energia nello scardinare i principi tradizionali dell’architettura si esplica sul campo fisico e del territorio, divenendo essi stessi elemento di quell’architettura che mette in discussione il rapporto UOMO - COSTRUZIONE – AMBIENTE.

La diagonale presenterà una serie di lavori su metallo, oggetti di design radicale, progetti, manifesti, libri e cataloghi. E’ un piccolo “squarcio” rispetto a quello che dovrebbe essere manifestato, ma è un omaggio onesto e coerente.

Per La diagonale il termine “radicale” non è solo un aggettivo, è qualcosa che identifica e sottolinea il nostro lavoro e le nostre intenzioni.

Interverranno, durante l’inaugurazione, personaggi che fanno parte di questa avanguardia, come Lapo Binazzi, del gruppo UFO, ed Enrico Pedrini, saggista, curatore di mostre ed amico di molti di loro.