La vita degli artisti, ieri come oggi, è scandita dal continuo confronto con la società cui essi si sottopongono, osservatori silenziosi e discreti, la capacità di osservare e cogliere quei dettagli che altrimenti passerebbero veloci nella distrazione collettiva.
L'artista nel suo vissuto quotidiano fa esattamente questo, osserva, cattura, a volte ruba pezzetti di cielo, di traffico metropolitano, di volti sconosciuti, inconsapevoli muse ispiratrici, da consegnare all’eternità attraverso il mezzo fotografico.
E’ così che nascono i Percorsi Visivi che ci presenta nella sua prima mostra, che raccoglie immagini che sono il frutto di una ricerca iniziata alcuni anni fa e caratterizzata dalla libertà di lasciarsi affascinare da questo o quell’altro soggetto, senza restare imprigionato in scelte tematiche troppo strette per un occhio come quello di Vispi, di formazione tecnico-artistica legata al cinema ed alla televisione.
Gli scatti scelti per questa mostra ci regalano dunque una ricostruzione completa della ricerca artistica dell’autore, passando dalle linee nette delle architetture ai giochi di luce colti tra le strade delle grandi città, dalle persone sorridenti e affaccendate ai paesaggi surreali e un po’ metafisici, e ancora le nuvole, le forme, i particolari colti come texture e i divertenti e colorati scatti che giocano sull’illusione ottica.
Chiude la mostra una piccola sezione dedicata ad un altro mezzo espressivo utilizzato dal Vispi, l’upcycling, ovvero il gesto creativo che restituisce ad oggetti in disuso una nuova vita artistica; in mostra saranno esposte alcune creazioni legate all’illuminazione, lasciando alla luce, tanto nella fotografia quanto nella upcycling art, il ruolo di protagonista assoluta nella ricerca di Raffaele