Un’ opera di Raffaella Corcione, artista che sta suscitando grande interesse nel panorama internazionale dell’arte contemporanea. Dopo le sue esposizioni a Lugano, New York, Berlino e Cina, l’artista venezuelana con origini campane, sceglie per la presentazione del suo ultimo lavoro la Chiesa di San Pietro a Corte in Salerno, una location intima, dal forte richiamo storico primordiale. Con “La Sindone Partenopea”, l’artista segna una svolta, sia nel percorso artistico, sia nella ricerca espressiva.
Un’opera moderna di forte impatto emotivo, ricca di simbologia, un formidabile intreccio tra il Mistero e la leggenda.
Il suo connubio perfetto tra sacro e profano, tra realtà ed immaginazione, tra materia e spirito, tra maschile e femminile, rende per un attimo unito tutto ciò che nella nostra natura ci sembra diviso.
Un’opera che presenta molteplici chiavi di lettura:
E’ una Sindone perché la sua forma ha preso corpo dalla fisicità del calco, una scultura che si unisce e contrappone a quella del “Cristo Velato” a cui indubbiamente rende tributo.
E’ una testimonianza materiale dell’intramontabile leggenda che regge la città di Napoli: dove finì, infatti, il corpo della giovane sirena Partenope che toltasi la vita dopo essere stata rifiutata dall’amato Ulisse, fu trascinata dalle onde fino all’isolotto di Megaride?