Ancora una volta ritrae i protagonisti della scena creativa di Los Angeles - colleghi pittori, poeti, attori ed artisti in generale - che emergono da un ipnotico buio che connota i soggetti come estremamente distinti. Anche nei casi in cui il suo lavoro prende spunto dalla ritrattistica rimane sempre un collegamento molto stretto con l’esplorazione psicologica del soggetto. Questi sembrano in attesa di qualcosa o qualcuno, con i loro sguardi spesso persi nel vuoto, immersi in una narrativa che sembra non avere limiti né spaziali né temporali.

In questa serie di lavori, le curve nello spazio, il pennello che punta a dissolvere le immagini e l’oscurità ricreata attraverso una stratificazione del colore, pongono l’accento sul momento in cui i meccanismi della pittura divengono i veri soggetti dell’opera. L’approccio di Kalenderian al paesaggio si attiva attraverso l’astrazione e la libertà che si discostano da una realtà influenzata da una crisi profonda.

Il titolo della mostra è mutuato da una canzone di una delle prime rock band californiane i Creedence Clearwater Revival:

“Scoprirai che il mondo sta bruciando senza fiamme. E se ti perdi vieni a casa a Green River.”





Raffi Kalenderian

(1981, Los Angeles, CA) vive e lavora a Los Angeles, CA.

Raffi Kalenderian ha conseguito una laurea in Belle Arti presso la University of California Los Angeles e ha partecipato ad un residency program presso St. Barthélemy, French West Indies.

Tra le mostre personali recenti: For the Dead, Susanne Vielmetter Gallery (Los Angeles, CA, 2016); To Walk Trough The Night, Galerie Peter Kilchmann (Zurigo, CH, 2015) e Raffi Kalenderian, Buchmann Galerie (Berlino, DE, 2014).

Tra le mostre collettive recenti: Painters’ Painters, Saatchi Gallery (Londra, UK, 2016); A Verdant Summer, Taymour Grahne Gallery (New York, NY, 2016); Imagine, Brand New Gallery (Milano, IT, 2016); Blood Red Sun of Fantastic L.A., Praz-Delavallade @ Piasa (Parigi, FR, 2015); Reliability of Recognotion, BolteLang (Zurigo, CH, 2015); Another Cat Show, 356 Mission (Los Angeles, US, 2014); Goldmine, UAM, University Art Museum (Long Beach, US, 2011).