Le opere di Rakele Tombini sono simboli autentici di una nuova idea di sviluppo e traggono origine dall’attenzione e dall’impegno dell’autrice nei confronti dell’ecologia. Si tratta di costruzioni realizzate con i detriti dell’era del consumo, materiali di scarto assemblati e combinati insieme per dare forma ai totem di una vecchia civiltà oramai decaduta, la nostra. Quello dell’artista è uno sguardo critico che sembra provenire dal futuro e fare luce sull’attualità: i pezzi si dispongono nello spazio come reduci da un’esplosione, monito ed esortazione ad un diverso ethos ecologico. Il luogo espositivo diviene così un territorio estraneo intriso di una poeticità vergine e dal sapore iniziatico. I residui naturali e postindustriali sono recuperati e riscattati a nuova vita tramite l’abilità compositiva ed il particolare uso delle vernici. Interventi cromatici animano le sculture e iniziano una lirica del rinascere, guarendo la materia dall’abbandono, dal deterioramento e dall’insensato quanto doloroso oblio che la società le riserva in quanto surplus di produzione.
Rakele Tombini consegue i diplomi di Maestro D’Arte e di Arti Applicate, il diploma in Scultura e l’abilitazione all’insegnamento delle Discipline Plastiche presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Durante gli studi si dedica alla progettazione e realizzazione di allestimenti scenografici, a campagne promozionali e alla cura di eventi, al disegno, alla fotografia, alla scultura. L’installazione realizzata con materiali di scarto è oggi la sua pratica artistica favorita. Vincitrice di diversi premi tra cui il Premio speciale L.I.Art. nella sezione Pittura e Installazione della rassegna Martelive 2005, vanta una lunga esperienza espositiva. Tra le ultime mostre figurano la collettiva Emergenze (Chiostro dei Santissimi Apostoli - Roma 2009) a cura di Paola Consorti e Flux of Coscience (Johalla Projects - Chicago 2010) a cura di A. Cerniglia e di S. Horvatovičova..