Johannes Gachnang, curatore della mostra, nel testo critico afferma: “Per la sua specifica Metaphysik des Alltags, [la metafisica del quotidiano], Ralph Müller, una decina di anni fa, trova nella tradizione di Immendorff e Polke i primi spunti per trattare la pittura come tematica genuinamente artistica e portarla avanti con una lettura molto personale. Davanti alle singole opere ci colpisce il modo in cui esse vivono della ricchezza del tappeto pittorico che l’artista ha steso per noi. Ai nostri occhi si dischiude una realtà specifica che in maniera palese si contrappone alla tanto diffusa riproduzione fotomeccanica. …



Le immagini immaginate da Ralph Müller, interni del mondo Ikea (noto anche in Italia), i monumenti nei parchi giochi, non sono più monumenti nella vecchia accezione del termine, bensì immagini di oggi, che segnano profondamente la nostra visione delle cose e il nostro modo di pensare. Sennonché, questa visione viene disturbata dall’artista e dalle sue invenzioni pittoriche, fino ad uno sbandamento definitivo di fronte alla realtà fotografica con la quale nel quotidiano ci vediamo continuamente messi a confronto. …
Le immagini trovate da Ralph Müller vengono trovate attraverso l’uso serio e austero del disegno, un’impalcatura che porta avanti la costruzione dell’immagine reale, ma che rivela anche dove potrebbe ancora portare la strada che si addentra nella pittura.





La mostra presenta una serie di 15 nuovi lavori, olio su tela, di diverse dimensioni (da 130 x 90 cm a 200 x 250 cm) realizzati nel corso degli ultimi due anni e una serie di disegni raccolti a partire dagli esordi.

L’artista sarà presente il giorno dell’inaugurazione


Ralph Müller nasce a Stuttgart nel 1968. Dal 1991 al 1994 studia all’Accademia di Düsseldorf con Markus Lüpertz. Dall’aprile 1994 al giugno 1997 frequenta la Scuola d’Arte a Berlino con Georg Baselitz. Dal 1995 vive e lavora a Berlino. Tra le mostre personali ricordiamo nel 2003: Galleria Salvatore + Caroline Ala, Milano, Gebruederschmidt, Hamburg. Ha partecipato alla collettiva Cabinet des Dessins nel 2003 presso Musée Art Moderne, Saint-Etienne.