Diciottesima edizione della “Rassegna d’Arte della Costa Etrusca”:

i maestri del realismo figurativo nella manifestazione di richiamo turistico per la città di Cecina

Diciottesima edizione per la manifestazione quasi ventennale “Rassegna d’Arte della Costa Etrusca”, organizzata per la città di Cecina dal circolo culturale “La Saletta”, diretto dal pittore Claudio Carotenuto, con il patrocinio del Comune di Cecina, allestita nelle sale del Centro Espositivo “Il Palazzetto”, in Piazza Guerrazzi, con inaugurazione giovedì 17 dicembre 2009, ore 19.

Le correnti della pittura e della scultura figurativa e realista nelle opere dei più importanti artisti presenti sul territorio, in una collettiva che si arricchisce ogni anno, nella ricerca dei vari stili “di quello stile che mancava”, oltre all’ampia sezione dedicata agli autori scomparsi, “per quest’anno particolarmente ricca”, conferma l’organizzatore e promotore Carotenuto, fino a delinearsi, dato l’alto livello e la stabilità nel tempo, come evento anche di sostenuto richiamo turistico per la città.

Si aprono così gli scenari del mondo fantastico di Raffaele De Rosa, gli spazi pittorici surreali, metafisici e analitici di Bruno Di Maio e di Renzo Galardini, la magia nella realtà quotidiana, nel figurativo moderno di Gian Franco Pogni.

Filosofico ed evocativo anche il messaggio essenziale di Mario Madiai, nelle apparizioni di precipitati di ricordo nelle oggettualità che testimoniano del rebus eterno esistenziale, e la ricerca onirica neo-animistica e di poesia chagalliana, del maestro Antonio Possenti.

Il verismo connota l’eleganza di un ambiente incontaminato o nell’armonia di borghi rurali, nell’azione congiunta della natura e dell’uomo, nelle tele romantiche ed intimistiche di Claudio Carotenuto.

Per la scultura, scandiscono le tre dimensioni della mostra, gli epidermici guerrieri e cavalieri atemporali in bronzo di Pierclaudio Panerai.

È poi un figurativo ridotto all’essenza, spesso in colori di contrasto che ricordano le foto d’epoca, in gradazioni tenui e pastello su fondi neri, ambienti simbolico-romantici o ironici e ritmati, quello di Alberto Fremura.

Evocative, dai timbri fauvisti e cezanniani e di forza materica macchiaiola, sono le superbe nature morte del livornese Riccardo Chirici. Vortici passionali e luce impressionista attraversano poi le opere di Mariella Valori, fino ad un omaggio all’infanzia “che fu”, in atmosfere elegantemente nostalgiche, nel puntinismo eccellente di David Giroldini.

“Uno sforzo verso la bellezza” conclude Claudio Carotenuto, “dallo sguardo al passato, con opere di autori dalla metà dell’800 a tutto il Novecento”, alle frontiere contemporanee del surrealismo, del simbolismo, del verismo, negli stilemi inconfondibili dei maestri moderni del panorama figurativo.