Re: Invito #1 è un progetto ideato e curato da Claudia Nanni e s'inserisce nelle attività promosse da Artenati, l'archivio dei giovani artisti imolesi gestito dal Progetto Giovani del Comune di Imola.
Alla collettiva partecipano quattro giovani artisti provenienti dall'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano (Kristine Alksne - Lettonia, Vesna Bolanca - Croazia, Laura Santamaria - Italia e Petar Stanovic - Croazia). La mostra durerà fino al 2 maggio e sarà supportata da un catalogo scritto in collaborazione con Antonija Majaca, giovane critica e curatrice di Zagabria.

Re: Invito #1 si presenta come naturale estensione delle recenti attività che i Musei Civici e il Progetto Giovani hanno svolto proponendo nuovi orizzonti e nuove prospettive alla Città di Imola. La contemporaneità e il rapporto con l'attività bolognese sono il soggetto di questi ultimi interventi che, se valutati nei loro contenuti, hanno offerto al sistema artistico imolese (fino ad ora quasi del tutto inesistente) un ottimo confronto con la regione e con la vicina Bologna.
Re: Invito #1 è da intendersi come un progetto continuativo; il #1 messo in relazione alla parola Invito vuole sottolineare proprio questa regolarità tanto ambita che sarà al servizio di tutti gli interessati all'arte contemporanea.

L'intento del progetto è quello di creare uno scambio costante tra gli addetti al lavoro e l'arte dei giovani e, tramite quest'opportunità reciproca, aprire un dibattito produttivo con le diverse realtà italiane e straniere. Per questo presupposto alla prima collettiva partecipano artisti diversi sia per il Paese di nascita, sia nel tipo di ricerca affrontata.
Tutti e quattro presentano nuove installazioni pensate per gli spazi settecenteschi dell'ex Chiesa Santa Annunziata, conosciuta agli imolesi come Sala dell'Annunziata. Il luogo è stato scelto come temporaneo spazio espositivo (i prossimi appuntamenti potrebbero avere una sede più adeguata in sintonia con le esigenze dell'arte contemporanea, ad esempio uno spazio più luminoso e permissivo). In ogni caso le difficoltà dell'ex Chiesa si sono inserite all'interno dei quattro progetti e i limiti legati al tipo di spazio hanno stimolato e reso la fase di progettazione molto impegnativa, rendendo evidente il tipo d'approccio verso lo spazio differente in ciascun progetto.