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Reincanto
In mostra 30 vintage di Luigi Ghirri. Paesaggi, notturni, giardini italiani, immagini di viaggio verso la foce del Po. Introduce la mostra una Polaroid formato 50×70 cm realizzata dall’autore in collaborazione con la Polaroid International di Amsterdam.
Comunicato stampa
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In mostra 30 vintage di Luigi Ghirri e una Polaroid formato 50×70 cm realizzata dall’autore in collaborazione con la Polaroid International di Amsterdam.
REINCANTO
Che cosa significa prestare attenzione a ciò che guardiamo, e ancora prima, che cosa propriamente guardiamo?
La disaffezione e l’incuria nei confronti dell’ambiente si riflettono, secondo Ghirri, in una progressiva incapacità di relazionarvisi tramite la rappresentazione, una sorta di disordine percettivo che diventa afasia dello sguardo e conseguentemente, impotenza della conoscenza e della prassi.
Il mettere ordine, il ricominciare a pensare per immagini, lasciando che l’ambiente si presenti nella sua semplicità, significa allora disporsi a guardare davvero, poiché solo dopo aver visto ed accettato il mondo per quello che è, diventa possibile pensare di cambiarlo.
La dimensione poetica che abita le immagini della seconda parte dell’intenso, seppur troppo breve, periodo della creatività ghirriana, va posta in relazione alla conquista di una nuova cifra estetica, che integra le valenze più propriamente concettuali della prima fase del suo percorso.
Quest’equilibrio si rispecchia nella disadorna, essenziale bellezza che anima molte delle sue immagini, a partire dagli anni ‘80.
In sintonia con una frase di Jorge Luis Borges che Luigi Ghirri indicò come emblematica del suo lavoro, le fotografie in mostra testimoniano di questo conseguimento e della possibilità, per un sguardo paziente e profondamente attento, di scoprire che “non c’è niente di antico sotto il sole” e ogni cosa può partecipare di una nuova luce … e un nuovo incanto.
E.B.
La mostra è inserita nel programma di Fo.To – Fotografi a Torino, progetto di collaborazione cittadina promosso dal Museo Ettore Fico.
REINCANTO
Che cosa significa prestare attenzione a ciò che guardiamo, e ancora prima, che cosa propriamente guardiamo?
La disaffezione e l’incuria nei confronti dell’ambiente si riflettono, secondo Ghirri, in una progressiva incapacità di relazionarvisi tramite la rappresentazione, una sorta di disordine percettivo che diventa afasia dello sguardo e conseguentemente, impotenza della conoscenza e della prassi.
Il mettere ordine, il ricominciare a pensare per immagini, lasciando che l’ambiente si presenti nella sua semplicità, significa allora disporsi a guardare davvero, poiché solo dopo aver visto ed accettato il mondo per quello che è, diventa possibile pensare di cambiarlo.
La dimensione poetica che abita le immagini della seconda parte dell’intenso, seppur troppo breve, periodo della creatività ghirriana, va posta in relazione alla conquista di una nuova cifra estetica, che integra le valenze più propriamente concettuali della prima fase del suo percorso.
Quest’equilibrio si rispecchia nella disadorna, essenziale bellezza che anima molte delle sue immagini, a partire dagli anni ‘80.
In sintonia con una frase di Jorge Luis Borges che Luigi Ghirri indicò come emblematica del suo lavoro, le fotografie in mostra testimoniano di questo conseguimento e della possibilità, per un sguardo paziente e profondamente attento, di scoprire che “non c’è niente di antico sotto il sole” e ogni cosa può partecipare di una nuova luce … e un nuovo incanto.
E.B.
La mostra è inserita nel programma di Fo.To – Fotografi a Torino, progetto di collaborazione cittadina promosso dal Museo Ettore Fico.
06
maggio 2018
Reincanto
Dal 06 maggio al 27 luglio 2018
fotografia
Location
PHOS TORINO
Torino, Via Giovanni Battista Vico, 1, (Torino)
Torino, Via Giovanni Battista Vico, 1, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15:00 - 19:30
Vernissage
6 Maggio 2018, ore 17:00
Autore