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Remo Salvadori – Continuo infinito presente
Venerdì 27 ottobre 2017 apre al pubblico, nel cuore di Milano, BUILDING, un nuovo ed internazionale centro per l’arte, che si estende su sei piani, destinato ad esplorare un’ampia varietà di discipline, correnti ed opere, non un semplice spazio espositivo, ma altresì luogo di studio e di ricerca, di dialettica, di dibattito e di crescita.
Comunicato stampa
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Venerdì 27 ottobre 2017 apre al pubblico, nel cuore di Milano, BUILDING, un nuovo ed internazionale centro per l’arte, che si estende su sei piani, destinato ad esplorare un’ampia varietà di discipline, correnti ed opere, non un semplice spazio espositivo, ma altresì luogo di studio e di ricerca, di dialettica, di dibattito e di crescita.
L’origine semantica anglosassone di BUILDING, sostantivo e gerundio, ‘edificio’ e al tempo stesso atto di edificare e costruire, azione presente e futura, rivela nel nome l’intenzione, la mission congenita alla struttura stessa.
Un’architettura dove gli artisti sono chiamati ad esporre, e reinventare, in un rapporto dinamico, traiettorie e prospettive, giocando con una varietà di spunti e dettagli, interni ed esterni ad una situazione originariamente liberty.
Un ambiente in continuo divenire, soggetto, all’interno di un’impostazione rigorosa -voluta e ideata da Moshe Tabibnia- a riscoperte e trasformazioni.
Accanto all’accezione più praticata, BUILDING rievoca, nell’eco onomatopeica, un concetto di solidità, di fondamenta su cui si può erigere ‘altro’; dunque, una mission, non secondaria, invita visitatori e artisti, all’idea di inclusione ed estroversione, di apertura e mediazione, di rielaborazione, in ogni chiave della contemporaneità, o secondo nuove riletture ed interpretazioni del passato.
In questa ‘costruzione’ e fucina di creatività, mantice di molti progetti sarà la propensione alla multidisciplinarietà. Per questo, BUILDING è stato concepito per essere un polo aperto ad accogliere tutte le arti visive, applicate e performative, installazioni e contaminazioni di linguaggi e tecniche, design e architettura, tendendo all’idea di una possibile texture, un mosaico vivente tra codici differenti.
BUILDING nasce non solo con la vocazione di presentare protagonisti già noti nel panorama internazionale, e di proporre progetti site specific, ma intende essere luogo di sperimentazione, con numerose iniziative che verranno destinate ai talenti emergenti.
A Remo Salvadori BUILDING dedica la mostra inaugurale (27 ottobre 2017 – 27 gennaio 2018), una personale sui quattro piani dell’edificio, in un percorso che plasma per la prima volta lo spazio di via Monte di Pietà, con l’idea di creare una simbiosi tra lo spazio e le sue opere e un’armonia tra l’osservatore e l’oggetto.
Tramite questo intervento la percezione dell’architettura muta, così da stabilire un “Continuo infinito presente”, tra il contesto e i lavori, che, nell’intero suo percorso, a datare dal 1973, hanno teso ad un dialogo tra forma e materia, tempo e spazio, leggerezza e peso, azione e osservazione.
Il suo rapporto con la forza di gravità, la materia, la solidità e la fragilità dei materiali (non ossimoro o illusione, ma esito tangibile), si realizza in nuovi composizioni, aperte e equilibrate, regolari ed irregolari, che sono frutto di un sapere, di una composizione e di una disciplina matematica, da sempre praticate. A queste, l’osservatore può associare una metamorfosi alchemica: i sette metalli sono forgiati affinché cambino natura e modo di manifestarsi.
“L’incontro con i sette metalli ha chiesto un tempo che è ancora inizio, un incontro colmo di domande, uno spazio in più, una partitura, corrispondenze … la natura della sostanza. Vedersi e vedere nel momento…” Così afferma l’artista, che con i metalli ha instaurato un rapporto e un dialogo, come tessere e intagliare su un pentagramma, il cui linguaggio contempla le sette note musicali.
Se i concetti di metamorfosi e di alchimia possono rievocare dettami barocchi, l’esito nelle opere di Salvadori assurge a un’armonia essenziale, nelle proporzioni, nella geometria, e in una voluta e intensa rielaborazione metafisica.
La visione delle opere esposte (sintesi e summa di una meditazione che dura dal 1973 ad oggi) invita ad una riflessione sul presente e sul futuro dell’arte, in una dimensione consapevolmente atemporale e sempre attuale: “È proprio un’idea di vitalità dell’opera, dell’opera come luogo attorno a cui si addensa un’energia e si vive un’esperienza, uno scambio intimo e dinamico con lo spettatore.”
L’origine semantica anglosassone di BUILDING, sostantivo e gerundio, ‘edificio’ e al tempo stesso atto di edificare e costruire, azione presente e futura, rivela nel nome l’intenzione, la mission congenita alla struttura stessa.
Un’architettura dove gli artisti sono chiamati ad esporre, e reinventare, in un rapporto dinamico, traiettorie e prospettive, giocando con una varietà di spunti e dettagli, interni ed esterni ad una situazione originariamente liberty.
Un ambiente in continuo divenire, soggetto, all’interno di un’impostazione rigorosa -voluta e ideata da Moshe Tabibnia- a riscoperte e trasformazioni.
Accanto all’accezione più praticata, BUILDING rievoca, nell’eco onomatopeica, un concetto di solidità, di fondamenta su cui si può erigere ‘altro’; dunque, una mission, non secondaria, invita visitatori e artisti, all’idea di inclusione ed estroversione, di apertura e mediazione, di rielaborazione, in ogni chiave della contemporaneità, o secondo nuove riletture ed interpretazioni del passato.
In questa ‘costruzione’ e fucina di creatività, mantice di molti progetti sarà la propensione alla multidisciplinarietà. Per questo, BUILDING è stato concepito per essere un polo aperto ad accogliere tutte le arti visive, applicate e performative, installazioni e contaminazioni di linguaggi e tecniche, design e architettura, tendendo all’idea di una possibile texture, un mosaico vivente tra codici differenti.
BUILDING nasce non solo con la vocazione di presentare protagonisti già noti nel panorama internazionale, e di proporre progetti site specific, ma intende essere luogo di sperimentazione, con numerose iniziative che verranno destinate ai talenti emergenti.
A Remo Salvadori BUILDING dedica la mostra inaugurale (27 ottobre 2017 – 27 gennaio 2018), una personale sui quattro piani dell’edificio, in un percorso che plasma per la prima volta lo spazio di via Monte di Pietà, con l’idea di creare una simbiosi tra lo spazio e le sue opere e un’armonia tra l’osservatore e l’oggetto.
Tramite questo intervento la percezione dell’architettura muta, così da stabilire un “Continuo infinito presente”, tra il contesto e i lavori, che, nell’intero suo percorso, a datare dal 1973, hanno teso ad un dialogo tra forma e materia, tempo e spazio, leggerezza e peso, azione e osservazione.
Il suo rapporto con la forza di gravità, la materia, la solidità e la fragilità dei materiali (non ossimoro o illusione, ma esito tangibile), si realizza in nuovi composizioni, aperte e equilibrate, regolari ed irregolari, che sono frutto di un sapere, di una composizione e di una disciplina matematica, da sempre praticate. A queste, l’osservatore può associare una metamorfosi alchemica: i sette metalli sono forgiati affinché cambino natura e modo di manifestarsi.
“L’incontro con i sette metalli ha chiesto un tempo che è ancora inizio, un incontro colmo di domande, uno spazio in più, una partitura, corrispondenze … la natura della sostanza. Vedersi e vedere nel momento…” Così afferma l’artista, che con i metalli ha instaurato un rapporto e un dialogo, come tessere e intagliare su un pentagramma, il cui linguaggio contempla le sette note musicali.
Se i concetti di metamorfosi e di alchimia possono rievocare dettami barocchi, l’esito nelle opere di Salvadori assurge a un’armonia essenziale, nelle proporzioni, nella geometria, e in una voluta e intensa rielaborazione metafisica.
La visione delle opere esposte (sintesi e summa di una meditazione che dura dal 1973 ad oggi) invita ad una riflessione sul presente e sul futuro dell’arte, in una dimensione consapevolmente atemporale e sempre attuale: “È proprio un’idea di vitalità dell’opera, dell’opera come luogo attorno a cui si addensa un’energia e si vive un’esperienza, uno scambio intimo e dinamico con lo spettatore.”
26
ottobre 2017
Remo Salvadori – Continuo infinito presente
Dal 26 ottobre 2017 al 27 gennaio 2018
arte contemporanea
Location
BUILDING
Milano, Via Monte Di Pietà, 23, (Milano)
Milano, Via Monte Di Pietà, 23, (Milano)
Orario di apertura
martedì – sabato 10 -19
Vernissage
26 Ottobre 2017, su invito
Autore