“… un’astrazione in cui la luce diviene ritmo,

essenza metamorfica animata dal suono iridescente

del suo bagliore…”

Tonotechnie è un progetto espositivo di sound art e computer animation incentrato

su opere composte con algoritmi generativi condivisi tra piattaforme

per la grafica 3D e per la sintesi e l’elaborazione del suono.

Il termine 'Tonotechnie', mutuato da una tecnica di notazione per strumenti musicali meccanici,

sviluppata alla fine del Settecento da Marie-Dominique-Joseph Engramelle,

esprime una visione integrata di programmazione e performance,

in cui attraverso strumenti digitali si realizzano meccanismi di sincronizzazione tra gli elementi

compositivi e la loro esecuzione, automatizzata o di natura interattiva.

Una visione prismatica non lineare in cui la grafica assolve a una funzione indiretta di notazione musicale,

e in cui le strutture timbriche, caratterizzate ora dalla densa matericità di un concretismo shafferiano,

ora da più impulsivi ritmi psichedelici e techno, intessono a loro volta l’ordito geometrico dell’immagine

determinandone liminali variazioni formali e tessiturali.