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René Rijnink – Dipinti e grafica
Sono circa cinquanta le opere esposte, fra olii e incisioni, dall’ artista olandese che dal 1973 vive e lavora a Cagliari, in questa personale curata da Caterina Spiga.
Comunicato stampa
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Sarà inaugurata sabato 12 febbraio alle ore 18:30 nella Sala della Terrazza del Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà, a Cagliari, la mostra René Rijnink – Dipinti e grafica.
L’esposizione, organizzata e voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e dal Consorzio Camu’, costituisce il quinto appuntamento con la manifestazione Assolo d’Autore attraverso la quale l'Assessorato alla Cultura del capoluogo isolano ha inteso offrire una prestigiosa vetrina agli artisti sardi.
Sono circa cinquanta le opere esposte, fra olii e incisioni, dall’ artista olandese che dal 1973 vive e lavora a Cagliari, in questa personale curata da Caterina Spiga.
Lo stile figurativo di Rijnink si arricchisce di evidenti influenze artistiche che vanno dal cubismo al surrealismo con effetti di grande potenza espressiva.
“È sicuramente l’essere umano che sta al centro della mia pittura, con tutte le sue emozioni, paure e debolezze. Mi interessano soprattutto il suo viso, gli occhi: specchio dell’anima, le mani, i gesti, deformandoli per accentuarne l’espressione.
Soldati in guerra, non con armi, ma strumenti musicali, sognanti una donna, o uomini e donne uccisi in un treno-bomba a Madrid, senza sapere il perché né il percome. E poi il giullare e la sua strana banda, che irrompono in una specie di ultima cena e creano caos. Il caos che mi piace e che rispecchia i nostri tempi. Le tele sembrano troppo piccole per contenere tutto quel movimento, il senso del pieno, gente, visi, mani, occhi e sguardi e poi il colore prende ritmo, si muove da destra a sinistra sulla superficie e poco importa se è un interno o un paesaggio, importante è accentuare le forme e lasciarle andare. Le decorazioni o le soluzione grafiche occupano gli spazi e aumentano il senso di strapieno, ed è il caos! E in mezzo a tutto questo si trova l’uomo, con i suoi occhi sbarrati, cercando di rendersi conto, ma stupito, sorpreso e non sempre felice di trovarsi là. Per fortuna ci sono le cantatrici caroline che nelle mediterranee notti fanno innamorare i casuali passanti in un vortice di colore e forme, ritmi e controforme, e per fortuna c’è ancora il bisogno, il piacere, anche fisico, di dipingere, di cercare, di spalmare colore sulla tela e di dare forma e sfogo a questa mia inquietudine.” (René Rijnink)
In tempi in cui il compito di raccontare l’epica umana è dato alla fotografia e al cinema René Rijnink lo affida all’incisione convinto che il tratto indulgente e magistralmente condotto, possa ancora esplorare orizzonti.
Le incisioni, benché siano figlie delle opere ad olio se non addirittura nate da un unico parto, si caratterizzano per la loro autonomia, compiutezza e pregnanza. In ognuna di esse come in un breve racconto, si dipana una storia, un racconto fantastico che, prendendo le mosse da dati reali, oggettivi, trascina il lettore in un vortice con un crescendo incalzante di immagini che accavallano la realtà alla fantasia.
Nel caos che affiora dallo sfondo alloggiano immagini spesso ingigantite: volti, mani, oggetti in una scomposizione analitica che rimanda a copiosità di idee in un’atmosfera di visionarietà dove l’esasperato soggettivismo che marca il volto scomposto in mille volti mai gli fa perdere di vista il proposito di ascoltare « le voci di dentro». (Caterina Spiga)
Renè Rijnink, nato ad Amsterdam, prende le prime lezioni di disegno dall’artista Gerrit Van’t Net. Frequenta l’Accademia delle Belle Arti dell’Aja sotto la guida dei maestri Nol Van’t Kroes, Cornelis Escher, Co Westerik e Jean Sierhuis. Successivamente ad Anversa studia i Fiamminghi e Ensor. Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in gallerie d’arte e musei sia italiani sia esteri.
L’esposizione, organizzata e voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e dal Consorzio Camu’, costituisce il quinto appuntamento con la manifestazione Assolo d’Autore attraverso la quale l'Assessorato alla Cultura del capoluogo isolano ha inteso offrire una prestigiosa vetrina agli artisti sardi.
Sono circa cinquanta le opere esposte, fra olii e incisioni, dall’ artista olandese che dal 1973 vive e lavora a Cagliari, in questa personale curata da Caterina Spiga.
Lo stile figurativo di Rijnink si arricchisce di evidenti influenze artistiche che vanno dal cubismo al surrealismo con effetti di grande potenza espressiva.
“È sicuramente l’essere umano che sta al centro della mia pittura, con tutte le sue emozioni, paure e debolezze. Mi interessano soprattutto il suo viso, gli occhi: specchio dell’anima, le mani, i gesti, deformandoli per accentuarne l’espressione.
Soldati in guerra, non con armi, ma strumenti musicali, sognanti una donna, o uomini e donne uccisi in un treno-bomba a Madrid, senza sapere il perché né il percome. E poi il giullare e la sua strana banda, che irrompono in una specie di ultima cena e creano caos. Il caos che mi piace e che rispecchia i nostri tempi. Le tele sembrano troppo piccole per contenere tutto quel movimento, il senso del pieno, gente, visi, mani, occhi e sguardi e poi il colore prende ritmo, si muove da destra a sinistra sulla superficie e poco importa se è un interno o un paesaggio, importante è accentuare le forme e lasciarle andare. Le decorazioni o le soluzione grafiche occupano gli spazi e aumentano il senso di strapieno, ed è il caos! E in mezzo a tutto questo si trova l’uomo, con i suoi occhi sbarrati, cercando di rendersi conto, ma stupito, sorpreso e non sempre felice di trovarsi là. Per fortuna ci sono le cantatrici caroline che nelle mediterranee notti fanno innamorare i casuali passanti in un vortice di colore e forme, ritmi e controforme, e per fortuna c’è ancora il bisogno, il piacere, anche fisico, di dipingere, di cercare, di spalmare colore sulla tela e di dare forma e sfogo a questa mia inquietudine.” (René Rijnink)
In tempi in cui il compito di raccontare l’epica umana è dato alla fotografia e al cinema René Rijnink lo affida all’incisione convinto che il tratto indulgente e magistralmente condotto, possa ancora esplorare orizzonti.
Le incisioni, benché siano figlie delle opere ad olio se non addirittura nate da un unico parto, si caratterizzano per la loro autonomia, compiutezza e pregnanza. In ognuna di esse come in un breve racconto, si dipana una storia, un racconto fantastico che, prendendo le mosse da dati reali, oggettivi, trascina il lettore in un vortice con un crescendo incalzante di immagini che accavallano la realtà alla fantasia.
Nel caos che affiora dallo sfondo alloggiano immagini spesso ingigantite: volti, mani, oggetti in una scomposizione analitica che rimanda a copiosità di idee in un’atmosfera di visionarietà dove l’esasperato soggettivismo che marca il volto scomposto in mille volti mai gli fa perdere di vista il proposito di ascoltare « le voci di dentro». (Caterina Spiga)
Renè Rijnink, nato ad Amsterdam, prende le prime lezioni di disegno dall’artista Gerrit Van’t Net. Frequenta l’Accademia delle Belle Arti dell’Aja sotto la guida dei maestri Nol Van’t Kroes, Cornelis Escher, Co Westerik e Jean Sierhuis. Successivamente ad Anversa studia i Fiamminghi e Ensor. Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in gallerie d’arte e musei sia italiani sia esteri.
12
febbraio 2005
René Rijnink – Dipinti e grafica
Dal 12 febbraio al 13 marzo 2005
arte contemporanea
Location
EXMA’
Cagliari, Via San Lucifero, 71, (Cagliari)
Cagliari, Via San Lucifero, 71, (Cagliari)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 9–13 e 16–20
Vernissage
12 Febbraio 2005, ore 18,30
Autore
Curatore