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Residenze #3: Juan Zamora – ORA (bajo al cielo de la boca)
L’artista spagnolo Juan Zamora inaugura ad AlbumArte la sua prima mostra personale in Italia, terzo appuntamento del progetto AlbumArte | Residenze, che porta negli spazi di AlbumArte opere prodotte esclusivamente durante residenze d’artista ed esposte per la prima volta in Italia.
Comunicato stampa
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L’artista spagnolo Juan Zamora (Madrid, 1982), borsista presso la Real Academia de España en Roma nel 2016, vincitore del prestigioso Premio Fundación Princesa de Girona (FPdGi) de Artes y Letras nel 2017 e in residenza d’artista presso Residency Unlimited (New York) nel 2018, inaugura giovedì 23 novembre ad AlbumArte la sua prima mostra personale in Italia a cura di Paola Ugolini, terzo appuntamento del progetto AlbumArte | Residenze, che porta negli spazi di AlbumArte opere prodotte esclusivamente durante residenze d’artista ed esposte per la prima volta in Italia.
Corpo centrale della mostra, un ciclo di lavori sviluppato tra il 2014 e il 2016 durante una residenza d’artista presso la Nirox Foundation di Johannesburg (Sudafrica), situata in quella che nel 1999 è stata dichiarata dall’UNESCO ‘Culla dell’Umanità’ perché luogo di ritrovamento di alcuni tra i più antichi reperti umani e dove è nata la prima forma di linguaggio.
Il progetto ORA (bajo al cielo de la boca) reinterpreta in chiave poetica l’emergere della prima forma di linguaggio dell’Homo Sapiens, radice primordiale di tutte le lingue contemporanee, focalizzando la sua attenzione sullo studio delle lingue khoisan (ancora parlate in alcune zone dell’Africa sudoccidentale) e la loro nascita in relazione all’imitazione del rumore del cadere ritmico delle gocce d’acqua nelle caverne preistoriche.
Dopo la tappa spagnola nel Museo Nacional y Centro de Investigación de Altamira (2016), in mostra una serie di disegni, sculture e video installazioni, riadattati site specific o creati appositamente per gli spazi di AlbumArte, che creano una relazione mistica tra l’origine del linguaggio orale dell’uomo e il contesto naturale dove è nato.
Juan Zamora sviluppa la sua ricerca artistica in costante dialogo tra poesia visuale e indagine scientifica (dalla biologia all’archeologia); utilizzando materiali naturali e gesti solo in apparenza semplici affronta questioni più complesse, intimamente legate all’origine e all’essenza dell’Uomo in rapporto con la natura e le sue trasformazioni.
Juan Zamora (Madrid, 1982) affronta questioni legate all'esistenza umana e alla natura, attraverso una prospettiva ecologica e antropologica, enfatizzando l'importanza dell'integrità degli ecosistemi nel considerare le interazioni umane con l'ambiente circostante. Ha lavorato come docente presso l’Università Europea di Madrid (2007-2011), Irvine University, California (2007-2008), Long Island University, New York (2011-2012) e istituto dipartimentale di Belle Arti di Cali (2015). Ha ottenuto borse di studio per residenze artistiche presso: The International Studio & Curatorial Program of New York (USA, 2011-2012), The Nirox Foundation of Johannesburg (2014 y 2016), Lugar a Dudas de Cali (2015), Real Academia de España en Roma (2015-16) e La Casa de Velázquez de Madrid (2017). Tra i premi, ha vinto l’INJUVE (2006), ABC (2009), Generaciones (2016) e il Premio Fundación Princesa de Girona (FPdGi) de Artes y Letras (2017). Tra le più recenti mostre personali: “ORA (Bajo el cielo de la Boca)”, Museo Nacional y Centro de Investigación de Altamira (2016); “[kǀ]”, Hazard Gallery, Johannesburg (2016); “The Vulture Gryphus”, Museo La Tertulia, Cáli (2015). Tra le mostre collettive alle quali ha partecipato: “Hybris”, MUSAC - Museo di Arte Contemporanea di Castiglia e León (2017); “The dirty business show”, Fundação Portuguesa das Comunicações, Lisbona (2016); “Towards a new shore”, NC-Arte Foundation, Bogota (2016).
AlbumArte | Residenze, uno dei progetti continuativi di AlbumArte ideato e diretto da Cristina Cobianchi, intende riflettere sul tema delle residenze d’artista, realizzando mostre espositive e proiezioni con opere prodotte esclusivamente durante residenze d’artista ed esposte per la prima volta in Italia. Progetti passati: Residenze #1 | Flavio Favelli - Gianni Politi, doppia mostra personale a cura di Paola Ugolini, 11 ottobre - 26 novembre 2016, partner degli eventi del Fuori Quadriennale; Residenze #2 | Sabrina Casadei | A Thousand Miles Away, mostra a cura di Paola Ugolini, 6 dicembre 2016 - 31 gennaio 2017, partner degli eventi del Fuori Quadriennale; José Guerrero / Antonio Blanco ROMA – 3 VARIAZIONI, proiezione del video (2017) e dibattito con gli artisti, le critiche d’arte Ilaria Gianni, Paola Ugolini, Francesco Buonerba e Nicoletta Guglielmucci / Wonderlust #rome, 8 febbraio 2017, in collaborazione con la Real Academia de España en Roma; Elisa Strinna | THE MULTIPLE LANDSCAPE, proiezione del video Ascar (2017) a seguire dibattito Elisa Strinna e Junghun Kim (artista sud coreano), a cura di Wonderlust #rome, 15 novembre 2017.
Corpo centrale della mostra, un ciclo di lavori sviluppato tra il 2014 e il 2016 durante una residenza d’artista presso la Nirox Foundation di Johannesburg (Sudafrica), situata in quella che nel 1999 è stata dichiarata dall’UNESCO ‘Culla dell’Umanità’ perché luogo di ritrovamento di alcuni tra i più antichi reperti umani e dove è nata la prima forma di linguaggio.
Il progetto ORA (bajo al cielo de la boca) reinterpreta in chiave poetica l’emergere della prima forma di linguaggio dell’Homo Sapiens, radice primordiale di tutte le lingue contemporanee, focalizzando la sua attenzione sullo studio delle lingue khoisan (ancora parlate in alcune zone dell’Africa sudoccidentale) e la loro nascita in relazione all’imitazione del rumore del cadere ritmico delle gocce d’acqua nelle caverne preistoriche.
Dopo la tappa spagnola nel Museo Nacional y Centro de Investigación de Altamira (2016), in mostra una serie di disegni, sculture e video installazioni, riadattati site specific o creati appositamente per gli spazi di AlbumArte, che creano una relazione mistica tra l’origine del linguaggio orale dell’uomo e il contesto naturale dove è nato.
Juan Zamora sviluppa la sua ricerca artistica in costante dialogo tra poesia visuale e indagine scientifica (dalla biologia all’archeologia); utilizzando materiali naturali e gesti solo in apparenza semplici affronta questioni più complesse, intimamente legate all’origine e all’essenza dell’Uomo in rapporto con la natura e le sue trasformazioni.
Juan Zamora (Madrid, 1982) affronta questioni legate all'esistenza umana e alla natura, attraverso una prospettiva ecologica e antropologica, enfatizzando l'importanza dell'integrità degli ecosistemi nel considerare le interazioni umane con l'ambiente circostante. Ha lavorato come docente presso l’Università Europea di Madrid (2007-2011), Irvine University, California (2007-2008), Long Island University, New York (2011-2012) e istituto dipartimentale di Belle Arti di Cali (2015). Ha ottenuto borse di studio per residenze artistiche presso: The International Studio & Curatorial Program of New York (USA, 2011-2012), The Nirox Foundation of Johannesburg (2014 y 2016), Lugar a Dudas de Cali (2015), Real Academia de España en Roma (2015-16) e La Casa de Velázquez de Madrid (2017). Tra i premi, ha vinto l’INJUVE (2006), ABC (2009), Generaciones (2016) e il Premio Fundación Princesa de Girona (FPdGi) de Artes y Letras (2017). Tra le più recenti mostre personali: “ORA (Bajo el cielo de la Boca)”, Museo Nacional y Centro de Investigación de Altamira (2016); “[kǀ]”, Hazard Gallery, Johannesburg (2016); “The Vulture Gryphus”, Museo La Tertulia, Cáli (2015). Tra le mostre collettive alle quali ha partecipato: “Hybris”, MUSAC - Museo di Arte Contemporanea di Castiglia e León (2017); “The dirty business show”, Fundação Portuguesa das Comunicações, Lisbona (2016); “Towards a new shore”, NC-Arte Foundation, Bogota (2016).
AlbumArte | Residenze, uno dei progetti continuativi di AlbumArte ideato e diretto da Cristina Cobianchi, intende riflettere sul tema delle residenze d’artista, realizzando mostre espositive e proiezioni con opere prodotte esclusivamente durante residenze d’artista ed esposte per la prima volta in Italia. Progetti passati: Residenze #1 | Flavio Favelli - Gianni Politi, doppia mostra personale a cura di Paola Ugolini, 11 ottobre - 26 novembre 2016, partner degli eventi del Fuori Quadriennale; Residenze #2 | Sabrina Casadei | A Thousand Miles Away, mostra a cura di Paola Ugolini, 6 dicembre 2016 - 31 gennaio 2017, partner degli eventi del Fuori Quadriennale; José Guerrero / Antonio Blanco ROMA – 3 VARIAZIONI, proiezione del video (2017) e dibattito con gli artisti, le critiche d’arte Ilaria Gianni, Paola Ugolini, Francesco Buonerba e Nicoletta Guglielmucci / Wonderlust #rome, 8 febbraio 2017, in collaborazione con la Real Academia de España en Roma; Elisa Strinna | THE MULTIPLE LANDSCAPE, proiezione del video Ascar (2017) a seguire dibattito Elisa Strinna e Junghun Kim (artista sud coreano), a cura di Wonderlust #rome, 15 novembre 2017.
23
novembre 2017
Residenze #3: Juan Zamora – ORA (bajo al cielo de la boca)
Dal 23 novembre 2017 al 20 gennaio 2018
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
ALBUMARTE
Roma, Via Flaminia, 122, (Roma)
Roma, Via Flaminia, 122, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15-19
Vernissage
23 Novembre 2017, ore 18.30
Autore
Curatore