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Riccardo Monachesi
La mostra presenta le più recenti opere in ceramica dell’artista romano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mi accade sovente di instaurare da subito un buon rapporto con gli artisti. Questo mi è successo anche con Riccardo Monachesi. Tutto è nato da una telefonata che mi è arrivata all'improvviso nel mese di marzo; decidemmo di incontrarci di li a pochi giorni per vedere le sue opere. Mi piacquero molto, per cui non esitati a invitarlo a fare una mostra nel mio studio a San Gemini.
Mi ha colpito il suo modo di usare la creta per la sua ricerca artistica. Dopo la laurea in architettura a Roma – indirizzo storico il restauro, Monachesi inizia a frequentare due ceramisti importanti: Nino Caruso e Nedda Guiudi. Anche se egli ritiene di essere influenzato, nel suo stile prettamente informale, dagli americani Robert Motherwell e Richard Serra e dagli italiani Leoncillo e Lucio Fontana. In tutte le opere di Riccardo, c'è una progettazione ed una ricerca certosina antropomorfica. Dietro ogni lavoro di Riccardo Monachesi c'è l'uomo: l'essere umano come contenitore di forme e idee. Nella mostra di San Gemini, le opere possono essere considerate come dei traguardi. Un punto fermo nel lavoro di Monachesi consiste nella frattura dell'oggetto verso la parete, come un invito a guardare oltre, dando la possibilità a chi le guarda di immaginare altro. Invece, le coppe sono forme di richiamo ancestrale, del ricevere e dell'offrire. Idealmente sono le mani nell'atto di ricevere o di donare. Un insieme di simboli quindi, che può dare a chi guarda anche la possibilità di sognare.
E' difficile parlare di un artista quando il rapporto di amicizia e stima vizia il giudizio.
Conosco Riccardo da anni e da anni parliamo dei nostri lavori, diversi ma entrambi afferenti al mondo dell'Arte e della comunicazione e da anni noto l'evoluzione del suo percorso che segue e segna una linea mai abbandonata o tradita.
Riccardo Monachesi l'ho conosciuto circa venti anni fa e da subito è nata una empatia per i suoi lavori nei quali riconosco un'attenzione sia alla fattura, mai manierata, improntata alla leggerezza e spontaneità del gesto,
che al contenuto, semplificabile con un ossimoro: antica modernità! Nelle sue opere il rimando alla tradizione è solo intuibile, se si conosce bene la storia dell'Arte, e nella sua raffinata tecnica non si trovano
tracce di ammiccamenti ad "effetti" o "trovate".
I suoi lavori, collezionati negli anni, mi riportano alle suggestioni ed ai colori della mia terra d'origine, la Sicilia, luogo favoloso e mitico delle vacanze estive della miainfanzia e della mia adolescenza, ai rossi delle terre ,ai bruni delle rocce,all'indaco del mare;icolori che lui utilizza sono solo ossidi naturali che non coprono le opere, li esaltano e la decorazione, quando è presente, rimanda più a stati emotivi che a raffigurazioni naturalistiche. Presentarlo in questa personale a San Genimi, presso lo Studio Watts, è un
piacere ed un modo indiretto, ma finalmente dichiarato, di comunicare l'apprezzamento per un percorso di ricerca e di vita portato avanti con coraggio e professionalità.
Francesco Zito
Mi ha colpito il suo modo di usare la creta per la sua ricerca artistica. Dopo la laurea in architettura a Roma – indirizzo storico il restauro, Monachesi inizia a frequentare due ceramisti importanti: Nino Caruso e Nedda Guiudi. Anche se egli ritiene di essere influenzato, nel suo stile prettamente informale, dagli americani Robert Motherwell e Richard Serra e dagli italiani Leoncillo e Lucio Fontana. In tutte le opere di Riccardo, c'è una progettazione ed una ricerca certosina antropomorfica. Dietro ogni lavoro di Riccardo Monachesi c'è l'uomo: l'essere umano come contenitore di forme e idee. Nella mostra di San Gemini, le opere possono essere considerate come dei traguardi. Un punto fermo nel lavoro di Monachesi consiste nella frattura dell'oggetto verso la parete, come un invito a guardare oltre, dando la possibilità a chi le guarda di immaginare altro. Invece, le coppe sono forme di richiamo ancestrale, del ricevere e dell'offrire. Idealmente sono le mani nell'atto di ricevere o di donare. Un insieme di simboli quindi, che può dare a chi guarda anche la possibilità di sognare.
E' difficile parlare di un artista quando il rapporto di amicizia e stima vizia il giudizio.
Conosco Riccardo da anni e da anni parliamo dei nostri lavori, diversi ma entrambi afferenti al mondo dell'Arte e della comunicazione e da anni noto l'evoluzione del suo percorso che segue e segna una linea mai abbandonata o tradita.
Riccardo Monachesi l'ho conosciuto circa venti anni fa e da subito è nata una empatia per i suoi lavori nei quali riconosco un'attenzione sia alla fattura, mai manierata, improntata alla leggerezza e spontaneità del gesto,
che al contenuto, semplificabile con un ossimoro: antica modernità! Nelle sue opere il rimando alla tradizione è solo intuibile, se si conosce bene la storia dell'Arte, e nella sua raffinata tecnica non si trovano
tracce di ammiccamenti ad "effetti" o "trovate".
I suoi lavori, collezionati negli anni, mi riportano alle suggestioni ed ai colori della mia terra d'origine, la Sicilia, luogo favoloso e mitico delle vacanze estive della miainfanzia e della mia adolescenza, ai rossi delle terre ,ai bruni delle rocce,all'indaco del mare;icolori che lui utilizza sono solo ossidi naturali che non coprono le opere, li esaltano e la decorazione, quando è presente, rimanda più a stati emotivi che a raffigurazioni naturalistiche. Presentarlo in questa personale a San Genimi, presso lo Studio Watts, è un
piacere ed un modo indiretto, ma finalmente dichiarato, di comunicare l'apprezzamento per un percorso di ricerca e di vita portato avanti con coraggio e professionalità.
Francesco Zito
20
settembre 2008
Riccardo Monachesi
Dal 20 settembre al 26 ottobre 2008
arti decorative e industriali
Location
STUDIO WATTS
San Gemini, Via Gemine Astolfi, 2, (Terni)
San Gemini, Via Gemine Astolfi, 2, (Terni)
Orario di apertura
il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Durante la settimana per appuntamento
Vernissage
20 Settembre 2008, ore 11
Autore
Curatore