Mostra Ricerche Imprevedibili: L’Arte Sincretica di Ostili

Pier Giorgio Ostili nasce a Torino nel 1938. È diplomato al LiceoArtistico e all’Accademia Albertina. Ha insegnato discipline pittoriche presso il Primo Liceo Artistico di Torino. La sua vita èquasi interamente dedicata alla docenza e all’attività di ricerca estetica, che Ostili definisce attraverso una continua produzione di opere che spaziano dalla pittura alla fotografia (fotopittura) e dalla ricerca di nuove tecniche ai linguaggi artistici. Si dedica inoltre all’attività di scrittura, indagando i comportamenti, i sistemi e le matrici che muovono l’arte nel pensiero umano.

Ricerche Imprevedibili

La tecnica dell’artista Ostili è un processo creativo che fonde fotografia e pittura. Utilizzando la fotografia analogica, Ostili impiega le diapositive come base per il suo lavoro. Con un piccolo pennello e colori acrilici, interviene direttamente sulle diapositive, in maniera simile al lavoro di un miniaturista. Dopo aver completato l’intervento, fa ingrandire il disegno risultante tramite stampa su Cibachrome, una tecnica di stampa fotografica di alta qualità oggi non più replicabile. Il risultato è un’opera d’arte che unisce elementi fotografici e pittorici, con dettagli enfatizzati dall’intervento pittorico di Ostili, creando un’opera unica e irripetibile.

curata da Enrica Benedetto



CASA MUSEO ZONAROSATO, Via Exilles, 84
QUARTIERE PARELLA
ZonaRosato nasce dall’impegno e dalla volontà dell’artista Gerardo Rosato di portare avanti le attività svolte nei suoi cinque anni da occupante alla Cavallerizza e da membro attivo dell’Assemblea 14:45. Situato nella sua attuale abitazione, in Via Exilles 84, lo spazio fa sia da atelier dell’artista che da luogo condiviso dove poter svolgere mostre, performance e laboratori, e dove è possibile vedere la collezione privata permanente.
L'AGNELLERIA
Nasce come una sorta di prolungamento di CasaMuseo ZonaRosato. La galleria in passato era una macelleria più in particolare un negozio specializzato nella rivendita di carni ovine, un'agnelleria. Si è optato per la conservazione di una minima parte degli arredi e si è lasciata intatta la porzione strutturale mantenendo i muri in marmo rosa e la stanza adibita a cella frigorifera che oggi viene utilizzata per le video installazioni. Un luogo dove l'animale non era essere, ma prodotto da tavola diviene così un ritrovo, uno spazio per l'arte.