20 stampe, 15 carte e 10 dipinti in mostra per celebrare l'incontro tra la nostra galleria e Richard Gorman, artista irlandese, classe 1946, vivaci occhi azzurri, grande eleganza e controllo nel portamento.
Vive e lavora a Milano da piu' di venti anni, ma, curiosamente, pur vantando mostre internazionali di grande prestigio, nel nostro Paese non ha mai esposto.

E' quindi con grande orgoglio che presentiamo le opere di questo artista che ha fatto dell'astrazione e del minimalismo la sua cifra distintiva. Il risultato e' una meravigliosa combinazione di rigore, forme e colori che sembrano rubati al design anni '50.

Approdato alla -professione d'artista- trentenne, dopo studi di economia che lo avrebbero portato alla conduzione dell'azienda di famiglia, quando gli si chiede perche' abbia deciso di lasciare il suo paese d'origine, risponde che una tradizione irlandese dice che per fare qualcosa di importante e' necessario liberarsi dalle costrizioni e dai condizionamenti del proprio ambiente. E' per questo che Samuel Beckett o James Joyce se ne andarono dall'isola color smeraldo in cerca di altri luoghi.

Anche Richard Gorman e' scappato per negarsi distrazioni, amicizie e divertimenti che lo avrebbero allontanato dalla ricerca che conduce in uno studio quasi monacale, uno spazio tutto bianco, colorato solamente da una rigogliosa pianta di limoni accanto alla porta d'ingresso.

----------english

20 Prints, 15 works on paper and 10 oils on show to celebrate the meeting between our gallery and Richard Gorman; Irish artist, born 1946, bright blue eyes, great elegance and composure. He has worked and lived in Milan for more than 20 years. Although he has exposed his works of art all over the world, in Italy, his adopted country, this is his first exhibition.

So, it is with great honour that we present this artist who is distinguished for his abstract and minimalism. His works of art are a perfect combination of rigour, shape and colour that appear to come from the modernist period of the 50's.

At thirty years of age, after studying economics in order to help with the family business, he finally throw himself into the world of art. When asked why he decided to leave his home country, he answers, according to a Irish tradition - like Samuel Beckett and James Joyce who also left the emerald island - if you want to do something important, you must first cast off the constrains of your own environment.

Richard Gorman isolates himself from distractions and other amusements that might pull him away from his search and always paints in a stark white studio, only coloured by a single lemon plant.