All’ interno della mostra sarà esposta un’ opera pittorica di Nicholas Tolosa che rappresenta con il suo stile la figura del giornalista, a cui tutto viene ricondotto dopo il lungo viaggio con la Mehari.
Quando Giancarlo scriveva di criminalità organizzata era solo. Oggi siamo molte più voci ma ancora tanto bisogna fare per debellare questa piaga che secerne nelle trame della nostra società. In quegli anni era difficile parlare di camorra, vi era maggiore timore rispetto ad oggi, Giancarlo era un’ unica voce. Il coraggio che aveva nel denunciare gli fa onore, egli deve essere un esempio per i giovani di oggi. Bisogna insegnare loro già da ora cosa significa “prendere le distanze” da certi fenomeni, che cosa è la legalità, come la camorra ha violentato anche le nostre terre. E’ importante conoscere entrambe le facce della medaglia per poter scegliere durante il percorso della propria vita, scegliere da che parte stare, scegliere di essere il bene o di essere il male. In questa mostra, dedicata a Giancarlo Siani, la sua automobile viaggia ovunque come simbolo di legalità. Il titolo, con il solo nome del giornalista, vuole sottolineare come Giancarlo era ed è uno di noi, un eroe urbano che non cercava altro che la verità, e per questo messo a tacere. Ma non ci sono riusciti, Giancarlo oggi è tra noi, la sua voce, le sue parole, la sua denuncia sono ancora più forti di prima. Giancarlo vive tra noi perché dopo tanti anni abbiamo ancora bisogno di parlare di ciò che ha fatto, di organizzare questo tipo di incontri e di mostre. Non si tratta soltanto di omaggiare o di ricordare, ma di stringere ancora la mano a chi ha avuto il coraggio di fare domande e cercare risposte.